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Milan, il pagellone 2014/15: Diego Lopez e Jack le certezze! Destro e Cerci, che disastro!
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10 anni agoon
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RedazioneEcco le pagelle della stagione rossonera secondo Calcissimo.com:
Portieri:
DIEGO LOPEZ: finalmente un portiere che porta punti! Esplosività tra i pali, sicurezza nelle uscite e rendimento costante: impossibile chiedere di più ad uno dei portieri più forti sul panorama internazionale. Superato l’infortunio di Parma, ha letteralmente blindato la porta facendo le fortune dei rossoneri in più occasioni. E’ lui, quest’anno, il vero e proprio top player della squadra. Voto 7,5
ABBIATI: dopo tanti anni di onorato servizio, Christian ha avuto l’intelligenza di farsi da parte e di anteporre l’amore per la squadra al proprio interesse personale. E non è cosa da tutti. Se poi si aggiunge che, quando chiamato in causa, ha sempre risposto presente, allora ecco spiegato il perchè del suo voto più che positivo. Voto 6,5
AGAZZI: doveva essere il portiere del futuro, invece è finito su ‘Chi l’ha visto?’. Inguidicabile. Voto: S.V.
Difensori:
ABATE: peccato per qualche infortunio di troppo, che ne ha limitato parecchio le prestazioni, ma il terzino biondo -superate le incomprensioni con Seedorf- sembra aver ritrovato un passo discreto. A difendere non sarà un fenomeno, ma quando c’è da correre il buon Ignazio fa sempre la sua parte. Voto 6
ARMERO: la sua esperienza a Milanello è durata giusto il tempo di arrivare, lamentarsi, giocare qualche partita (e pure male), lamentarsi, andare in Brasile e lamentarsi ancora. Rende l’idea? Voto 4,5
ALBERTAZZI: altro spettro che si aggira per Milanello… S.V.
BONERA: disastroso nella prima fase di campionato, quando il nuovo Milan aveva bisogno di certezze (ed equilibrio), in ripresa -al pari con la squadra- nell’ultima. Ma non può bastare per una sufficienza, visto che anche le primavere non sono più quelle di un tempo. E c’è qualcuno che ancora parla di rinnovo… Voto 4
ALEX: al suo confronto, il cristallo Swarowski è un materiale pressochè indistruttibile. E pensare che, a livello difensivo, sarebbe stato un acquisto coi fiocchi, se solo i troppi infortuni non ne avessero martoriato la stagione. Peccato, ma anche per lui sembra iniziata l’inesorabile parabola discendente. Voto 4,5
DE SCIGLIO: è ora di darsi una svegliata, caro Mattia! Dopo Allegri e Seedorf, anche Inzaghi sembra essersi un po’ stufato dell’atteggiamento sufficiente e poco grintoso di uno che – a sentire gli addetti ai lavori- doveva essere il miglior prospetto italiano per il futuro! Il terzino rossonero sembra infatti aver smarrito quel talento lasciato intravedere ormai un anno e mezzo fa e non può certo pensare di potersi adagiare sugli allori. Voto 3
MEXES: è passato -nel giro di una settimana- da ‘separato in casa’ a ‘insostituibile’, viste le ottime prestazioni messe sul campo dopo mesi di naftalina. Ci avesse messo sempre questo impegno da quando è al Milan, oggi il suo rinnovo non sarebbe nemmeno in discussione. Voto 6
RAMI: tra infortuni e litigate con Inzaghi, anche lui ha visto poco il campo. E sì che, quando ha giocato, non ha mai dato la sensazione di essere imprescindibile, nemmeno in un Milan così. Voto 4,5
ZACCARDO: accusato di aver ‘bloccato’ il mercato estivo rifiutando qualsiasi possibile destinazione, Zac preferisce -evidentemente – ‘fare muffa’ al Milan piuttosto che chiudere una carriera, dignitosa, da protagonista. Vai a capirlo… Voto 5
ZAPATA: anche quest’anno abbiamo visto il solito Zapata, prodigioso nei recuperi in velocità e a volte imbarazzante nelle coperture più banali. Riuscisse a trovare la giusta concentrazione nei 90′, sarebbe un difensore coi fiocchi, ma per ora il suo voto è border line… Voto 5
PALETTA: non è mai facile arrivare a gennaio -dopo aver passato la prima parte di stagione in infermeria- e mettere a posto una difesa allo sbando. Perchè in fondo, questo gli si chiedeva. E forse era un obiettivo un po’ troppo alto per un giocatore come lui che, infatti, non si può dire sia riuscito nell’intento. Voto 5
BOCCHETTI: dalla Russia con furore, lo stesso che metterà -probabilmente- per tornarci! Sì, perchè nelle poche occasioni avute, il buon Salvatore ha fatto tornare in mente a tutti perchè qualche anno fa aveva preso la via per la Grande Madre Russia, senza troppi rimpianti per la serie A. Dasvidània! Voto 4
Centrocampisti:
BONAVENTURA: soffiato all’Inter negli ultimi minuti di calciomercato, Jack si è subito dimostrato un vecchio cuore rossonero. Grinta, senso del gol e giocate di classe sono la normalità per questo ragazzo, arrivato in punta di piedi e capace di adattarsi a giocare in tutti i ruoli del centrocampo e dell’attacco. E’ lui la sorpresa più bella di questa stagione, confermata anche dalla splendida accoglienza ricevuta -nonostante i due gol- dai suoi ex tifosi a Bergamo. Segno che, oltre al calciatore, anche l’uomo è di quelli di spessore. Voto 8
DE JONG: ha tirato la carretta per mesi, correndo per due in mezzo al campo, recuperando centinaia di palloni e dimostrandosi importante anche in fase di impostazione. Mesi di lavoro straordinario che il generale rossonero ha eseguito in maniera impeccabile, a dispetto di un contratto in scadenza che -probabilmente- non sarà rinnovato. Professionista vero, fino all’ultimo. Voto 7
ESSIEN: meglio dosarlo con il contagocce visto che, ogni volta che viene impiegato, finisce per fare danni in mezzo al campo. La sua presenza in rosa (e il suo lauto compenso) suonano come una maledizione lanciata da Clarence Seedorf alla sua ormai ex società… Voto 3
MONTOLIVO: ha giocato pochissimo, rientrato di recente da un brutto (e lungo) infortunio, ma ha lasciato intravedere buona geometria a centrocampo. Ci fosse stato di più, forse quest’anno si sarebbe intravisto qualche spiraglio di gioco in più. Ma tant’è… Voto: S.V.
MUNTARI: sempre al limite, sia negli interventi che negli atteggiamenti. Vero che uno che fa legna ci vuole sempre, specie in mezzo al campo, ma a tutto c’è un limite. Entrate scomposte (e pericolosissime) sono all’ordine del giorno (chiedere, per informazione, ai compagni in allenamento): passati i 30, caro Sulley, sarebbe ora di darsi una bella regolata! Per non parlare poi della sua ‘autoesclusione’ per l’ultima parte della stagione. Senza peraltro che nessuno avesse nulla da obiettare. Anzi… Voto 3
POLI: per quanto sia un onesto giocatore, dà ancora la sensazione che ‘gli manchi una lira per fare un milione’. Dotato di buona tecnica e ottima corsa, riuscisse a giocare in maniera più lucida e spensierata riuscirebbe – forse – a dare quella svolta alla sua carriera che in tanti gli chiedono. Comunque la sua stagione è positiva, se non altro per la grande duttilità che dimostra sempre sul rettangolo verde. Voto 6,5
SAPONARA: eccone un altro che, sgombro di testa, potrebbe essere tra i migliori nel suo ruolo. E, invece, il buon Riccardo sembra ancora accusare la ‘sindrome di Peter Pan’ che però -al contrario del popolare personaggio Disney- gli impedisce di spiccare il volo verso il grande calcio. E poi lo vedi tornare ad Empoli e fare sfracelli: misteri del calcio… Voto: S.V.
VAN GINKEL: il finale di stagione in crescendo non cancella tutte le perplessità che hanno accompagnato la stagione di questo play maker che il play maker non ha mai fatto causa scarsa propensione a prendersi le responsabilità. Il suo campionato è un fritto misto di errori grossolani e qualche lampo di intelligenza calcistica dimostrato nel discreto finale di stagione. Voto 5,5
SUSO: ha giocato poco, è vero, ma quel poco che si è visto consente ai tifosi rossoneri di sognare di avere -finalmente- imbroccato un acquisto che sia uno a parametro zero. Classe cristallina, buon tiro e movimenti da leader. E’ davvero un peccato che qualche guaio fisico lo abbia sottratto dai giochi proprio sul più bello, quando stava per prendere per mano i rossoneri. Voto 6,5
Attaccanti:
EL SHAARAWY: l’impegno c’è -e siamo i primi a riconoscerlo- ma non può bastare, soprattutto a questi livelli. Dov’è finito quel ragazzini che faceva impazzire i tifosi rossoneri con giocate al limite del fantascientifico trascinando -a suon di gol- una squadra in piena decadenza? Ci piacerebbe saperlo. Di questa stagione, vissuta tra un infortunio e l’altro, resta solo la splendida doppietta messa a segno contro il Toro. Sperando che sia di buon auspicio… Voto 5
HONDA: il voto è la media tra lo stratosferico inizio campionato (con sei gol in sette partite) e il declino, anche a livello fisico, di tutte le altre giornate. Sembrava potesse essere lui il fuoriclasse adatto a riportare in alto i rossoneri ma, evidentemente, era solo un’illusione. La sua stagione, nel complesso, rasenta la sufficienza. Ma per indossare la numero 10 del Milan, questo non è abbastanza. Voto 5,5
MENEZ: c’è poco da commentare… Arrivato al Milan a parametro zero, tra lo scetticismo dei più, il mago Houdini ha battuto il proprio record personale di reti in campionato (16), portando in dote ai rossoneri svariati punti e impreziosendo il suo bottino con reti stratosferiche come quella di Parma. Peccato solo che la sua presenza non consenta alla squara di esprimersi al meglio e ai centravanti di vedere la porta. E questo, ormai lo abbiamo capito, non può essere un caso…
Voto 7,5
PAZZINI: ha giocato pochissimo, ma quando lo ha fatto ha (quasi) sempre risposto presente. Ecco perchè il Pazzo è il classico giocatore che piace ai tifosi, che gli riconoscono sempre una grande dose di impegno e un attaccamento alla maglia fuori dal comune. E lo si è visto soprattutto in questo finale di stagione, dove ha raggiunto anche quota 100 gol in serie A. Voto 6
TORRES: la vera delusione, sia a livello di mercato che a livello di prestazioni. Un disatro assoluto, che lascia il Milan con un solo gol in quasi 600′ giocati. Siamo sicuri che, se Pazzini avesse avuto le stesse occasioni, le avrebbe sfruttate a dovere. Quindi l’addio, ormai inevitabile: dispiace, ma senza rimorsi. Adios! Voto 4
CERCI: doveva essere l’arma segreta del Milan seconda parte di stagione e, invece, si è rivelato un flop totale. Strappato all’Inter alla vigilia di Natale, Alessio è rientrato nel ‘calcio che non conta’ per usare un’espressione nota alla sua splendida fidanzata, senza riuscire a dimostrarsi all’altezza. Spesso nervoso, mai decisivo e già pronto ad essere re-impacchettato e rispedito al mittente. Senza rimpianti. Voto 4
DESTRO: per ingaggiarlo Adriano Galliani è diventato lo zimbello del web, canzonato persino da venditori di aspirapolveri porta a porta e da testimoni di Geova da sempre noti per intasare i citifoni. Eppure Destro -con le sue tre reti in sei mesi- non ha convinto davvero nessuno e tornerà a Roma anche lui senza aver lasciato tracce di sè nella sua breve (e poco intensa) esperienza rossonera. Voto 4
Allenatore:
INZAGHI: era lecito aspettarsi di più. O forse no. Resta comunque innegabile una sua precisa responsabilità nelle scelte (quasi tutte sbagliate) del mercato di gennaio. Che, in teoria, avrebbe dovuto rinforzare una squadra in salute e lanciata verso la rincorsa Champions ma che, di fatto, ha affossato le possibilità di staccare il biglietto per l’Europa. Poi ci sarebbe il gioco, o meglio, ci sarebbe dovuto essere. Perchè nell’arco di tutta la stagione, se ne sono perse le tracce. Peccato che tra Inzaghi e il Milan finisca così. Chissà, in futuro, dopo un po’ di sana gavetta in provincia, si potrebbe anche ritentare… Voto 4,5
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