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Montolivo e quella maturità che sembra non arrivare mai…
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10 anni agoon
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RedazioneSe è vero che la partita contro la Lazio rappresenterà l’ultima spiaggia per Pippo Inzaghi, che si giocherà in 90′ la permanenza sulla panchina rossonera, è altrettanto vero che la seconda sfida in pochi giorni contro i capitolini sarà una vera e propria ‘prova del nove’ anche per diversi giocatori milanisti che fino a questo momento hanno deluso.
Su tutti, uno degli elementi che ha maggiormente disatteso le aspettative è sicuramente Riccardo Montolivo, assente per infortunio nella prima parte di stagione e (quasi) mai decisivo dal momento del suo ritorno in campo. Diciamo quasi per il contributo nella sfida vinta contro il Napoli, ultimo vero acuto del Milan formato 2014 prima dell’inizio di uno sciagurato 2015 che finora ha portato solo delusioni.
Tra cui è impossibile non annoverare anche il capitano, l’uomo che dovrebbe sempre dare quel qualcosa in più sia a livello tecnico che caratteriale. E che, invece, è l’emblema di una squadra ‘eterna incompiuta’ che non riesce mai a risollevarsi dalle difficoltà.
Non è un caso che Montolivo sia uno dei giocatori più bersagliati sui social network: i tifosi gli rimproverano, oltre allo sciagurato retropassaggio che ha regalato il gol del sorpasso a Klose nella gara contro la Lazio, anche una mancata evoluzione sul piano della maturità e delle responsabilità.
Insomma, il capitano del Milan dovrebbe avere un piglio da leader e una voglia di lottare su ogni pallone che troppo spesso sono mancati all’ex fiorentino, che solo raramente è riuscito -negli ormai tre anni di Milan- a prendere le redini del centrocampo e della manovra rossonera, tanto che nel ruolo di play maker più volte gli è stato preferito un giocatore meno tecnico, ma più grintoso come Nigel De Jong.
E anche quando, come contro la Lazio, ha avuto la tanto agognata occasione di giocare davanti alla difesa, il Monto ha spesso steccato, dando ragione a quanti gli rimproverano la scarsa leadership sul resto del gruppo. E adesso che il tempo dei bilanci in casa Milan è finito per tutti, anche il capitano sarà chiamato a fare il Capitano, ma con la ‘c’ maiuscola.
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