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Spalletti, il condottiero nerazzurro
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7 anni agoon
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RedazioneA Roma è andato via senza essere rimpianto, a Milano è atteso con innumerevoli speranze; Luciano Spalletti è ben consapevole che l’ avventura sulla panchina dell’ Inter può essere uno snodo cruciale della sua carriera. Riuscire a riportare la Beneamata ai fasti di un tempo può portarlo ad essere considerato uno dei top allenatori in Italia, fallire significherebbe essere ricordato come in eterno incompiuto. Eppure il suo ritorno a Roma sponda giallorosse non è stato negativo, dalle ceneri della squadra di Garcia ha conquistato nell’ ultima stagione la qualificazione diretta in Champions League.
La qualificazione in Champions, obiettivo che da troppo tempo sfugge all’ Inter. Negli ultimi anni sono stati molti, forse troppi, gli allenatori che ci hanno provato ma tutti hanno fallito nessuno escluso chi per un motivo e chi per un altro. Spalletti è stato chiamato per questo ed è consapevole che non può fallire.
Luciano però, a differenza dei suo predecessori, si è subito calato nella parte. Ha parlato di mentalità, di onore per la maglia, di voglia e motivazioni. La base da cui partire secondo lui è buona, deve cambiare la testa per dei giocatori per raggiungere gli obiettivi prefissati. Non c’è spazio per il singolo, il gruppo è quello che conta. Esempio lampante è Jovetic che, nonostante una buona tournée asiatica, ha già praticamente avuto il ben servito dall’ allenatore per la sua incapacità di mettersi a disposizione del gruppo.
La società ha recepito il messaggio e le parole si Steven Zhang ne sono la prova: “Il nostro mercato non è chiuso, insieme all’allenatore valuteremo chi potrà fare al caso nostro”. Non servono “figurine” per accontentare i tifosi come una mamma che compra le caramelle al nonno che piange, servono giocatori motivati e funzionali al gioco che ha in mente il tecnico. Poi chiaramente se il grande nome non fa altro che aumentare il potenziale della squadra secondo le idee del tecnico allora sarà sempre il benvenuto.
Spalletti ha il grande merito di essere riuscito in poco tempo dove tanti suoi predecessori hanno fallito: è diventato un punto di riferimento per l’ambiente, un condottiero che decide quali sono le prossime mosse da fare.Da troppo tempo manca questa figura in casa Inter ed i risultati purtroppo si sono visti.
Gli stessi tifosi che adesso si lamentano delle poche informazioni che escono dalla società nerazzurra e hanno paura che i dirigenti non siano in grado di capiree risolvere i problemi presenti, sono gli stessi che si lamentavano negli anni passati perché dall’ Inter usciva sempre tutto e i problemi non venivano mai risolti in casa.
Le scelte sono 2: o si decide di fare fiducia la nuovo corso societario con un allenatore finalmente in grado a livello caratteriale di prendersi le proprie responsabilità nel bene e nel male, oppure si decide di criticare a prescindere da quello che il campo ci dirà. Una cosa è certa: Spalletti sarà il condottiero di questa Inter, a prescindere che la sua squadra raggiungerà gli obiettivi oppure no!
Andrea De Boni
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