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Tiriamo una riga (dritta) e pensiamo da squadra: è ora di progettare seriamente il futuro!
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10 anni agoon
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RedazioneLasciamo perdere le righe, la prospettiva e i centimetri e cominciamo a pensare da squadra. E’ questo l’imperativo che -a mezzo internet- si pongono i tifosi rossoneri per il proseguio di una stagione cominciata sotto il segno dell’entusiasmo e rivelatasi ben presto deludente quanto le precedenti.
E’ ora di perdere di vista inutili polemiche e compattare la squadra attorno ad un progetto, sostenuto da tutti i membri della dirigenza rossonera. Senza se e senza ma, altrimenti che si cambi anche subito. La società di via Aldo Rossi deve decidere -e in fretta- se ha ancora intenzione di affidare ‘matita e compasso’ all’architetto Pippo Inzaghi e, in tal caso, sostenerlo in maniera incondizionata.
Senza più frasi difficilmente interpretabili o aperture ad un possibile cambio tecnico a fine stagione. Perchè qualsiasi progetto che si rispetti poggia su solide fondamenta e scelte ponderate nel tempo. Progetti, dicevamo, non illusioni ottiche: gli inganni di prospettiva, meglio lasciarli ad altri, se ti chiami Milan.
Ed è vano anche cercare punti di fuga in improbabili attacchi-kamikaze ad altre società, che saranno anche “arroganti” nei modi, ma in quanto a foga calcistica e voglia di vincere c’è solo da imparare dalla loro umiltà.
Ecco perchè bisogna subito lasciare da parte le polemiche e tuffarsi su quel che resta di un campionato fino ad oggi disastroso: l’ultimo treno rimasto potrebbe essere quello che porta in Europa League, distante oggi sei punti. Tanti, ma nemmeno poi troppi, specie se il calendario offre subito su un piatto d’argento due sfide casalinghe contro Empoli e Cesena, la sfida di Verona contro il Chievo e la gara a San Siro contro l’Hellas.
Un’occasione da prendere subito al volo, per conquistare almeno dieci punti in quattro gare e rilanciare la propria candidatura per l’Europa minore: un mini-filotto di risultati positivi che potrebbe anche avere il valore salvifico di ricompattare la squadra e mettere subito in pratica la lezione subita allo Juventus Stadium.
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