Tolisso mollato per ragioni tattiche? Meglio N’Zonzi nel 4-2-3-1? Parole di Marotta inaccettabili, avrebbe fatto meglio a tacere!

“Tolisso era nostro, ma dopo il cambio modulo lo abbiamo mollato in virtù di una valutazione tattica“. Firmato Beppe Marotta. Ci piacerebbe chiedergli da quando la Juventus rinunci a uno dei calciatori più talentuosi in circolazione, un futuro craque, in virtù di valutazioni tattiche mai decisive in precedenza.

Se hai in mano un centrocampista di 23 anni, tra i migliori d’Europa, che tra un paio d’anni al massimo di milioni potrebbe valerne il doppio, lo prendi, indipendentemente dal modulo che il tuo allenatore abbia intenzione di adottare. Specialmente se l’alternativa è un 29enne dai piedi ruvidi, che costa tanto quanto, ma che a partire dall’anno dopo varrà già molto meno.

Del resto, è lo stesso Marotta a dimostrarci come il mercato si conduca autonomamente rispetto ai progetti tattici dell’allenatore quando si assicura Pirlo a parametro zero nonostante Antonio Conte lo ritenesse incompatibile con il suo 4-2-4 di partenza.

Discorso analogo per Vidal, acquistato da Marotta senza il placet del tecnico leccese, che arriverà a cambiare modulo, passando dal 4-2-4 al 4-3-3 e infine al 3-5-2 pur di includerlo nell’undici titolare, così sfruttarne al meglio le straordinarie qualità.

Non ci sembra che Marotta si sia mai curato troppo neppure delle indicazioni di Allegri, che ha invocato invano a più riprese l’acquisto di un trequartista per il suo 4-3-1-2, senza essere tuttavia accontentato. Le dichiarazioni di Marotta andrebbero dunque interpretate come un tentativo, in verità piuttosto maldestro, di giustificare l’ultimo in ordine cronologico di una lunga serie di errori in sede di mercato da parte di una società, che insegue Draxler e acquista Hernanes, ha in pugno prima Matuidi, poi Witsel e alla fine sceglie Rincon, che ha in mano Tolisso e lo lascia al Bayern virando su N’Zonzi. A volte, il silenzio è d’oro: assai meglio avrebbe fatto a star zitto!