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Tudor: “Anno prossimo vorrei Kamada restasse”
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6 mesi agoon
Igor Tudor non dà nulla per scontato: “Abbiamo preparato questa partita come fosse una finale. Non mi fido mai di niente e di nessuno. Dovremo dare il massimo anche perché il Sassuolo ha una rosa che non è certo da retrocessione, per cui dovremo stare molto attenti”. Il tecnico spera di rivedere la stessa Lazio che domenica scorsa ha affrontato l’Inter: “È stata una prova che ha dimostrato la nostra crescita mentale. Avevo visto le altre partite giocate dalla Lazio contro l’Inter in questa stagione e non era scontato che giocassimo alla pari con loro che sono di un altro pianeta”. Chiudere bene la stagione significa porre le basi per ripartire al meglio nella prossima: “Parlerò con la società, cercheremo di fare le scelte giuste. Da quando sono qui mi sono sempre sentito al centro del progetto, questa è una società che dà sempre molta importanza all’allenatore, sennò non sarei mai venuto. Ora bisogna programmare bene la prossima stagione e io cercherò di incidere sulle decisioni da prendere”.
Uno dei primi nodi da sciogliere sarà quello relativo alla permanenza di Kamada, che entro il 30 maggio può esercitare l’opzione di rinnovo a suo favore. Nei prossimi giorni arrivano a Roma i suoi agenti per discuterne col club. “Lui vuole restare – dice Tudor -, si vedrà con la società e cercheranno di rinnovare. Io spero che questa cosa si chiuda il più velocemente possibile”. Felipe Anderson è invece ai saluti. “Un ragazzo eccezionale e un giocatore straordinario”. Arriveranno nuovi giocatori, possibilmente di prospettiva. “Tutti cercano giocatori giovani e già forti. Bisogna essere bravi a fare le scelte migliori. Il modello da seguire è quello dell’Atalanta, che è stata capace di trovare sempre i giocatori giusti”. Domani, prima della gara col Sassuolo, ci sarà anche il saluto dell’Olimpico a Sven Goran Eriksson: “Sarà una grande emozione per me poterlo incontrare – dice Tudor -. Boksic mi ha parlato spesso di lui, descrivendomi le sue grandi qualità sia di uomo sia di allenatore”.
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