Milan, che fine ha fatto Cerci? Non c’è spazio per il colpo di mercato…

Forse, in cuor suo Alessio Cerci starà pensando a chi glielo ha fatto fare. Dopo aver scelto l’Atletico Madrid in estate e aver trovato un accordo con l’Inter per il mercato invernale, il buon Alessio ha poi optato per il Milan caldeggiato anche dai dirigenti colchoneros che -pur di riavere a disposizione il figliol prodigo Torres- hanno deciso di sacrificare uno dei pezzi pregiati della campagna acquisti.



Stesso destino che avrebbe dovuto avere -secondo i piani suoi e della dirigenza rossonera- nella sua nuova avventura dalle parti di Milanello. Già sogno estivo di Pippo Inzaghi, che proprio in vista di un suo eventuale approdo in rossonero aveva coniato il 4-3-3 di inizio stagione, Cerci sarebbe dovuto essere il fiore all’occhiello della campagna invernale rossonera.



Poi, però, le cose sono andate diversamente. L’abbandono dello schema prediletto, l’arrivo di una punta centrale come Destro, nonchè una forma fisica piuttosto scadente dello stesso Cerci hanno indotto Inzaghi a non puntare più sul suo pupillo che, nei suoi primi due mesi in rossonero, ha collezionato appena 7 presenze (di cui solo tre da titolare), spalmate in appena 306 minuti complessivi.



Insomma, non proprio il ritorno in serie A che Alessio (e signora) si sarebbero aspettati. E proprio a proposito della sua signora, Federica Riccardi, dai microfoni di Quelli che il Calcio non ha perso occasione per dimostrare a Inzaghi tutta l’insoddisfazione sua (e del compagno) per questi primi mesi in rossonero: “Alessio sta bene, non ha senso metterlo alla fine ma l’importante è che il Milan abbia vinto”.



Parole che sanno tanto di malcontento e che potrebbero segnare -già a giugno- un clamoroso divorzio tra le parti: l’attaccante romano è arrivato in rossonero in prestito per 18 mesi ma, secondo quanto riferisce Tuttosport, nell’accordo tra i due club c’è una clausola che prevede che se gli spagnoli in estate riceveranno un’offerta per l’ex Torino potrebbero anche venderlo a patto di avvisare prima il Milan, che potrebbe decidere di pareggiare o meno l’eventuale richiesta.



Ipotesi che, al momento, sembra alquanto improbabile…