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A 31 anni dal mitico Mundial: “Quella vittoria ha ridato dignità allItalia”
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11 anni agoon
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RedazioneTrentuno anni fa oggi, la nostra Nazionale si laureava Campione del Mondo per la terza volta dopo lindimenticabile cavalcata in terra spagnola. Riviviamo quel successo in Esclusiva per Calcissimo.com col nostro Fulvio Collovati.
A 31 anni dall82, quali sono i ricordi e cosa è rimasto di quel trionfo? Ricordi indimenticabili, oltre alle emozioni e le immagini, a distanza di tutti quegli anni, è rimasto il concetto di una squadra che dal punto di vista tattico sapeva difendere e attaccare in 11, cosa molto rara nel calcio di oggi.
Se dovessi sintetizzare quel successo inaspettato con una fotografia, qual è limmagine che ti viene in mente? Due immagini, Bearzot in trionfo e il presidente Pertini in tribuna che esulta.
Chi è stato secondo te luomo simbolo di quel successo? Se parliamo di giocatori, Rossi cannoniere, ma come non ricordare Zoff che alza la coppa e lurlo di Tardelli?”.
Bearzot era davvero una persona speciale? In cosa in particolare? Bearzot a volte è stato deriso per non aver mai allenato una squadra di club, ma era un maestro di vita e sapeva come pochi di calcio. Solo per chi non lo conosceva bene era un uomo burbero. Dopo la vittoria avrebbe potuto togliersi tanti sassolini, ma non lo ha mai fatto , perché era un uomo di cultura.
Cosa ha dato in più quel trionfo allItalia? Recentemente un mio amico mi ha ricordato che quel trionfo ha segnato unepoca per noi italiani che venivamo da una profonda crisi del Paese. Vincere il mondiale ha dato slancio a tutto il movimento , non solo calcistico, ci ha ridato dignità. Questo mi ha fatto enorme piacere.
Difficile fare paragoni, ma per molti lItalia Mondiale è ancora quella dell82, nonostante il 2006 secondo te perché? Non mi piace fare paragoni, epoche diverse e vittorie diverse. Sono due volte campione del mondo , sul campo da calciatore e negli studi essendo stato a Berlino nel 2006 con la Rai.
Qual è leredità che ha lasciato quel successo che il calcio non ha colto? In molti ci hanno marciato dicendo che quella era una squadra che badava soprattutto a difendersi per poi giocare in contropiede. Poi nel calcio di oggi vedo la nostra Nazionale che gioca col Messico a una punta e sento Buffon dire che solo nel 1978 si giocava un calcio offensivo come oggi . Mah, penso che alcune nazioni abbiamo capito che una buona difesa sia larma migliore per pianificare una possibile vittoria: il Brasile e la Spagna, non a caso, in questo stanno decisamente meglio di noi”.
In cosa è cambiato in meglio il calcio in questi 31 anni? E in cosa in peggio? In meglio nella velocità, nella rapidità di esecuzione, forse negli allenamenti, nelle cure che si evolvono continuamente; in peggio nei rapporti umani, con i tifosi, i giornalisti, nelleducazione. Forse mi sbaglio, ma ho limpressione anche tra i giocatori non corra buon sangue. Senza demagogia, sono cresciuto calcisticamente e come persona a Milanello dove vigevano le regole di vita. Manca questo, la cultura e crescita nel settore giovanile.
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