Complimenti alla Juve, ma anche al Real per aver consegnato alla Signora l’arma del delitto perfetto

Complimenti alla Juve, ma anche al Real. Alla Juve per aver riconquistato una dignità e una dimensione europee dopo più d’un decennio di decadente mediocrità continentale, al Real per essere riuscito nell’impresa di spendere 80 milioni di euro per un solo giocatore e di non vincere un tubo, per non dire qualcos’altro. 

Complimenti a Carletto Ancelotti, che non soltanto ha straperso il confronto diretto con Allegri, più giovane e meno esperto di lui, ma ha addirittura fornito lui stesso alla “Signora Omicidi” l’arma del delitto perfetto.

La resa del Real Madrid infatti viene da lontano. Nessuno immagina, quando Ancelotti dà il benservito ad Alvaro Morata, che quello sia l’inizio della fine. Nessuno immagina, mentre il nuovo Messia James Rodriguez fa il suo ingresso trionfale in città non in groppa a un asinello, ma a bordo di un’auto di servizio del club, che sarà proprio Morata a premere il grilletto qualche mese più tardi.

Come il de profundis madridista, anche il trionfo juventino viene da lontano: da Berlino a Berlino, passando per la Serie B. Parola di Capitano. Complimenti, in ultimo, anche ad Antonio Conte, che al ristorante da 100 euro poteva sedersi pur avendone in tasca soltanto 10. Bastava scegliere il menù fisso anziché quello alla carta.