COPPA ITALIA – Allegri ci credeva e aveva ragione: Juve in finale, Fiorentina grigliata!

È il martedì dopo il lunedì di Pasquetta, ma per la Fiorentina sembra più il venerdì santo. Viola sono i paramenti sacerdotali del venerdì santo, a simboleggiare il lutto per la morte del Cristo sulla croce, viola sono le maglie della Fiorentina, a simboleggiare il lutto per la dipartita dalla Coppa Italia, gentile omaggio di una Juventus con velleità tripletiste.

Un lutto difficile da elaborare per Montella e i suoi che già si vedevano in finale e invece la finale se la guarderanno in televisione, spalmati sul divano del salotto.

La Juve invece la finale se la giocherà contro Napoli o Lazio all’Olimpico di Roma in una data che, si augura Allegri, non sia quella del 7 giugno, ma quella di riserva del 20 maggio.

Per chi non lo sapesse infatti, l’altra finale, quella di Champions è fissata per il 6 giugno a Berlino. E a Berlino la Juve sta cominciando pian piano a pensare di poterci arrivare davvero. Del resto, chi avrebbe immaginato che sarebbe arrivata a Roma dopo l’1-2 subito all’andata dalla Fiorentina?

E pensare che stasera mancavano Tevez, Lichtsteiner, Pirlo, Pogba e pure Buffon, ma non s’è visto. Non ce ne siamo accorti perché è stato abile Allegri a indovinare tutte le mosse, a cominciare dall’inserimento del pupillo Matri al posto dell’Apache. Il resto lo fanno Pereyra, sempre più a suo agio nel ruolo di trequarista e goleador, e Bonucci, attento dietro è letale davanti.