Il coraggio di Van Gaal e quel precedente di 22 anni fa

L’inaspettata e, col senno di poi, geniale mossa del tecnico olandese Louis van Gaal di sostituire il portiere titolare Jasper Cillessen con il secondo Tim Krul pochi minuti prima della lotteria dei rigori, non è comunque una novità nella storia del calcio.

Per assistere ad un evento simile, dobbiamo spostare indietro le lancette del tempo e tornare al 19 aprile 1992, quarta edizione della Recopa Sudamericana. Si giocava a Kobe, in Giappone, e i cileni del Colo-Colo, detentori della Coppa Libertadores, affrontavano i campioni della Supercoppa Sudamericana (una competizione oggi non più esistente che metteva di fronte tutte le formazioni vincitrici della Libertadores) del Cruzeiro.

Una partita dura e spigolosa, nello stile dei grandi classici sudamericani, che però, dopo 120 minuti di adrenalina, aveva visto il punteggio ancora bloccato sullo 0-0. Si andò dunque ai calci di rigore e, sorprendentemente, giusto appena prima della lotteria decisiva, l’allenatore dei cileni Mirko Jozić decise di sostituire il portiere titolare Daniel Morón, che pure aveva disputato un’eccellente partita, con il numero 12 Marcelo Ramírez.

Mossa che si rivelò azzeccata, visto che il capellone estremo difensore del Colo-Colo parò il penalty del brasiliano Boiadeiro, dando così l’opportunità ai suoi, che realizzarono tutti e 5 i tiri dal dischetto, di conquistare la Recopa 1992.

Una bella storia di talento e coraggio, che portA alla ribalta, per una volta, il numero 12, colui che la partita la guarda sempre dalla panchina, ma che, a volte, come diceva anche il maestro Andy Warhol, può avere diritto al suo quarto d’ora di celebrità.

Luca Gandini