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Il fascino discreto della panchina: Niko Kovač e Fabio Capello gli allenatori più sexy dei mondiali
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10 anni agoon
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RedazioneRoma, 12 giugno 2014 – Gambe muscolose, pettorali scolpiti e corpi tatuati? No, grazie. Le donne italiane preferiscono il fascino del condottiero e danno i voti a chi le partite le gioca dalla panchina. Nel giorno dell’inaugurazione dei Mondiali brasiliani ci pensa AshleyMadison.com, popolare sito di incontri extraconiugali, a stilare la classifica degli allenatori più desiderati dal gentil sesso italico.
Classe ‘71, capelli lunghi e sguardo di ghiaccio: questo è il profilo dell’accattivante Niko Kovač, esordiente allenatore della Croazia, che ha letteralmente stregato il 21% delle donne italiane guadagnandosi la “coppa del mondo” dello charme. E se in patria è già un sex symbol – paragonato addirittura a James Bond – a livello internazionale si è rivelato un outsider. I 14 anni di matrimonio con la bionda Kristina non bastano a spegnere la passione della platea femminile per il fulvo mister.
Non è abituato a perdere, ma deve accontentarsi della piazza d’onore Fabio Capello, che nella competizione iridata guiderà la Russia. Dall’alto dei suoi 68 anni, il tecnico friulano fa ancora sognare le donne e raccoglie il 18% dei consensi. Personalità forte ai limiti della presunzione, mascella pronunciata e nomea da burbero, Don Fabio è l’emblema dell’uomo di successo, ricco e affascinante. Il suo passato da allenatore di Milan, Juve e Roma, avrà influenzato le tifose tricolore?
Con il 15% delle preferenze, le utenti adulterine assegnano la medaglia di bronzo al commissario tecnico della nazionale tedesca Löw. Dietro lo stile impeccabile e l’apparenza da bel tenebroso Joachim nasconde, in realtà, un lato dolce che lo ha fatto diventare il cocco di Frau Merkel. Non a caso, in Germania è teneramente soprannominato Yoghi, anche per via della residenza nella Foresta Nera. Le donne tedesche impazziscono per il suo ciuffo nerissimo e le maniche della camicia sempre arrotolate. Evidentemente non sono le sole.
Da un tedesco all’altro, ecco Jürgen Klinsmann, selezionatore degli Stati Uniti. Le sue movenze ondeggianti e la rigogliosa capigliatura bionda ne hanno fatto un rubacuori, negli anni ’90, quando vestiva la maglia dell’Inter prima e della Sampdoria poi. Se la chioma ha subito una sforbiciata, non è così per il suo appeal: il 12% delle votanti si concederebbe volentieri una notte di passione con lui.
Democratico quinto posto per il cittì della nostra nazionale Cesare Prandelli, occhieggiato dall’11% delle italiane. Molto apprezzato per la sua eleganza, il quarantasettenne tecnico di Orzinuovi deve tutto al carattere morbido e all’aspetto da pater familias, l’ideale per chi preferisce il romanticismo alla trasgressione. Ci ha visto lungo la bella Novella Benini, sua compagna da circa quattro anni.
Non convince, nella classifica dei più desiderati, il fascino transalpino. Le donne del Belpaese relegano al sesto e settimo posto rispettivamente Sabri Lamouchi e Didier Deschamps, tombeurs des fammes dal passato calcistico italiano. L’ex giocatore francese di Parma, Inter e Genoa, origini tunisine e fisico ancora da atleta, ottiene l’8% dei consensi. Mentre il selezionatore dei Bleus conquista il 7% delle preferenze, quasi tutte provenienti da Torino, dove evidentemente il brizzolato ex calciatore ed ex allenatore della Juventus ha lasciato un ottimo ricordo.
Ottava posizione per Carlos Queiroz, allenatore della cenerentola Iran. Aiutato dalla somiglianza con Julio Iglesias e soprannominato l’uomo con la valigia (sul letto?) per l’attitudine a girare le panchine del mondo, il portoghese seduce solo il 4% delle italiane. Meglio comunque del collega e connazionale Paulo Bento, tecnico del Portogallo, fermo al 3%.
In coda alle preferenze il mister del Belgio Marc Wilmots, 45 anni e un passato da politico. Solo un’italiana su cento sperimenterebbe l’ardore del Toro di Dongelberg.
Fabio Galluzzo
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