Italia, Lotito in tuta azzurra fa discutere. “Che ci fa qui?”, si lamentano i big. E lui spiega…

Claudio Lotito che imperversa in Figc (tanto da scorazzare a Bari intorno alla Nazionale con tanto di tuta ufficiale azzurra sfoggiata sopra l’immancabile giacca e cravatta) ha fatto storcere il naso a molti. E non soltanto tra chi il calcio lo guarda dagli spalti o da casa.

Il ‘Corriere della Sera’ ha riferito che il presenzialismo del presidente della Lazio (principale sponsor del presidente Carlo Tavecchio in campagna elettorale e ora figura sempre più centrale nei nuovi equilibri dell’Italia pallonara) ha infatti infastidito molto anche alcune figure centrali della rosa della Nazionale azzurra.

Primo tra tutti il capitano della notte del San Nicola, Daniele De Rossi (“E questo che ci fa qui?“, si sarebbe lamentato il centrocampista), seguito a ruota da Gigi Buffon e Giorgio Chiellini. Tre figure non casuali: sono gli stessi giocatori che di fatto bocciarono in diretta la precedente gestione della Nazionale a pochi minuti dall’eliminazione dai Mondiali.

E intanto Lotito, dalle colonne del ‘Messaggero’, si spiega: “Non riesco a capire cosa vogliano e soprattutto cosa dicano. Parlano senza sapere, io posso entrare dove mi pare, il mio ruolo federale me lo consente. Come tutti i consiglieri posso accedere a tutte le zone dello stadio. In tutto siamo 21, se volessimo entrare tutti allo stadio nessuno ce lo potrebbe impedire. Ad ogni modo io non sono entrato nella stanza dell’Italia. Volevo soltanto vedere all’opera De Vrij, mio figlio voleva la sua maglia dell’Olanda. Volete vederla? Ce l’ho in valigia“.

E c’è già chi vede in lui un nuovo signore oscuro del calcio, come fu Luciano Moggi a cavallo tra questo secolo e lo scorso: “Chi lo dice non sa di cosa parla. Lui non aveva alcun incarico, quindi la sua presenza era fuori luogo. Moggi era solo un dirigente della Juventus, io invece posso. Da consigliere, appunto“.

Sarà, ma il clima intorno agli Azzurri dopo una sola partita della gestione Conte (peraltro vinta autorevolmente) sembra già pericolosamente pesante.