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Italia, Pirlo annuncia l’addio: “Dopo i Mondiali lascio la Nazionale”. E’ stato il migliore della sua generazione, riviviamo 12 anni azzurri…
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10 anni agoon
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RedazioneAndrea Pirlo avvisa l’Uruguay. E contestualmente annuncia l’addio alla Nazionale al termine dei Mondiali. Pertanto in caso di flop azzurro a Natal, quella contro la ‘Celeste’ potrebbe essere la sua ultima partita per l’Italia. “Ma non voglio che sia così. Farò tutto ciò che posso per vincerla e continuare per qualche giorno“, garantisce il regista di Flero.
“Non sono preoccupato, ma consapevole che la partita sarà di importanza capitale. Dipenderà tutto da noi e proprio questo ci dà una carica particolare per giocare un grande match. Sarà come una semifinale o una finale di quelle che ho giocato in carriera – spiega il centrocampista della Juventus, che in Brasile è stato tra i giocatori europei più acclamati dalle folle -. Essere eliminati sarebbe una grande delusione, per me come per la squadra, ma non è un pensiero che abbiamo in testa, ci stiamo preparando perché non accada. Speriamo di vedere un’Italia diversa rispetto a quella vista contro la Costa Rica“.
Finirà quindi questo mese la lunga avventura di Andrea Pirlo in Nazionale, iniziata ben 12 anni fa (il 7 settembre 2002) in un’anonima Azerbaigian-Italia e proseguita (Uruguay escluso) in 110 partite, dato che lo rende il quinto Azzurro di tutti i tempi per presenze, uomo da copertina della sua generazione: si pensi al gol di apertura dell’Italia mondiale in Germania (contro il Ghana), all’assist per Grosso nella rete contro i tedeschi a Dortmund (la vittoria più bella del nostro XXI secolo), alla strabiliante prova nella Confederations Cup 2009 contro gli Stati Uniti che mandò anche in confusione un noto commentatore televisivo, al rigore a cucchiaio segnato a Euro 2012 contro l’Inghilterra che fece perdere la bussola agli albionici e ancora alle ovazioni che nella Confederations Cup prima e nei Mondiali poi gli stadi brasiliani gli hanno sempre tributato, reputandolo quasi uno di loro nato per sbaglio nell’alta pianura Padana.
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