Juve, il meno è fatto: un piccolo vantaggio per un grande sogno

“Il meno è fatto”, diceva Adriano Celentano nel film “Il Burbero”. Il meno è fatto per la Juventus dopo l’1-0 casalingo sul Monaco, frutto di un rigore che non c’era e di un po’ di sana e imprescindibile fortuna, che soprattutto in una competizione spesso decisa dagli episodi come la Champions, può fare la differenza.

Al di là della polemica arbitrale, che, per dirla alla Benitez, “ci può stare”, ciò che maggiormente colpisce della partita di ieri è una serie di indizi, che, sommati tra loro, fanno più d’una prova che questo può davvero essere l’anno buono per riportare a Torino quella coppa dalle grandi orecchie che manca dal lontano 1996.

Un indizio è che anche in una serata non brillantissima, la Juve riesce comunque a vincere senza subire gol in casa, viatico ideale per un ritorno in discesa.

Un altro indizio è che per una volta, a livello europeo, nel dubbio si sia deciso di fischiare a favore della Juve, che per un episodio dubbio fischiatole contro ci aveva rimesso una Champions League nel 1998 a beneficio del Real Madrid.

Il terzo ed ultimo indizio, che insieme agli altri due costituisce una prova, è che la Fortuna, da sempre in debito nei confronti della Vecchia Signora si sia finalmente ricordata di pagare il conto e si spera con gli interessi.