Juve, il tesoretto-Champions provocherà un ‘effetto Rosenborg’?

Tempi duri per il calcio italiano, il cui appeal si è andato via via assolttigliando negli ultimi anni a causa dello strapotere di altri campionati europei che -grazie ad una miglior programmazione e ad un maggior richiamo economico- hanno relegato la serie A al ruolo di comparsa nelle recenti edizioni della Champions League.



Ambasciatrice dell’Italia nell’Europa che conta sarà quest’anno la Juventus di Massimiliano Allegri che, in virtù della precoce eliminazione dal torneo di Napoli (uscito addirittura ai preliminari) e Roma, potrà contare su un vero e proprio tesoretto del valore di 60,4 milioni di euro derivanti dalla prosecuzione del cammino europeo. 



Soldi freschi che in parte verranno investiti sul mercato e in parte serviranno per rafforzare il bilancio della società di Corso Galileo Ferraris, da anni attenta alla situazione-cassa. 



Una grande notizia per la Juve, che rischia però di essere deleteria per il calcio italiano: la Gazzetta dello Sport parla infatti di possibile ‘effetto-Rosenborg’ sul campionato italiano, intendendo che -con lo strapotere economico garantito dalla Champions League- i bianconeri potrebbero creare il deserto alle proprie spalle, proprio come successo al Rosenborg nel poco competititvo campionato norvegese. Tra il 1996 e il 2006 infatti, il club di Trondheim accumulò 56 milioni di euro creando un gap che annullò qualsiasi tipo di competitività abbassando -evidentemente- anche il livello del torneo.  



Cosa che rischia di succedere anche nel già bis-trattato campionato italiano, dove -da ormai tre anni- la Juventus è regina incontrastata.