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Juve, occhio al Monaco: Jardim è un fine stratega e l’esperienza di Berbatov può fare la differenza
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10 anni agoon
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RedazioneNon ci sono più James Rodriguez e Falcao, è vero, se n’è andato anche Lucas Ocampos, ma rimane squadra, se non da temere, sicuramente da rispettare il Monaco.
Innanzitutto perchè il rispetto lo si deve sempre a qualunque avversario e poi perchè Leonardo Jardim è riuscito a sopperire alla mancanza di talento con un’organizzazione di gioco solida e un collettivo invidiabile.
Se la difesa non è formidabile, con l’ex palermitano Raggi e l’esperto Ricardo Carvalho pronti a subetrare alla coppia di centrali titolare formata da Wallace e Abdennour, altrettanto non si può dire del portiere Subasic, capace di autentici miracoli come quello su Sanchez nei minuti finali della gara di ritorno degli ottavi di finale contro l’Arsenal.
E’ in mezzo al campo che la squadra del Principato annovera i suoi interpreti migliori, da Kondogbia a Toulalan, da Joao Mutinho a Ferreira Carrasco.
In un attacco orfano di Radamel Falcao, l’esperienza del vecchio Berbatov, un tempo oggetto del desiderio di Juve e Fiorentina, rappresenta certamente un valore aggiunto anche per il giovane e talentuoso Anthony Martial, che dal bulgaro ha tutto da imparare.
MONACO (4-2-3-1): Subasic; Kurzawa, Wallace, Abdennour, Fabinho; Kondogbia, Toulalan; Martial, Moutinho, Carrasco; Berbatov. All. Jardim
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