Juve, tentativo di evasione a Vinovo: detenuto prepara la fuga in Inghilterra

Arturo Vidal, detenuto nel carcere di massima sicurezza di Vinovo. Fine pena, 30 giugno 2017. La libertà è lontana due anni. Altri due anni a intrecciare cestini, altri due anni dietro le sbarre di una prigione dalla quale deve evadere al più presto per non impazzire.

Per evadere il detenuto Arturo ha chiesto aiuto a un olandese che lavora per gli inglesi, quelli di Manchester. La risposta, contenuta in una lettera recapitata al mittente nella sua cella, non avrà fatto piacere ad Arturo, che se vuole davvero evadere dovrà trovarsi un altro complice.

Di complici disposti a organizzare la sua fuga però in giro non ce ne sono e allora al detenuto Arturo non resta che giocarsi la carta della grazia, da chiedere commosso al ministro della giustizia. Una fiction giudiziaria con protagonista Arturo Vidal? No! Questa non è fiction, è la vita!

E fuor di metafora, il carcere di massima sicurezza è la Juventus, il complice per l’evasione è Van Gaal, quelli di Manchester sono i Red Devils, il ministro della giustizia è Andrea Agnelli e il detenuto è, ma questo era chiaro fin dall’inizio, è Arturo Vidal. E già, perché Arturo Vidal, secondo voci provenienti da oltremanica, sarebbe letteralmente disperato all’idea di rimanere prigioniero a Torino e smanioso di raggiungere Van Gaal allo United.

Vada pure Arturo, la Juve non è una prigione, seppur dorata, la Juve è un privilegio. Un privilegio che Vidal evidentemente non merita. Vada pure Arturo, vada a Manchester se è ciò che desidera, ma Van Gaal lo desidera anche lui?