Juve, tre punti in tre partite: a quando l’aritmetica?

Tre punti nelle ultime tre partite. È la Juventus oppure il Cesena? Certo la Juventus, quella vera, non avrebbe perso sul campo del Parma e nemmeno su quello del Toro, che torna a festeggiare un successo nel derby che mancava da vent’anni.

A proposito di record, se Allegri è stato giustamente celebrato per aver riportato la Juve tra le prime quattro d’Europa dopo dodici anni di assenza, altrettanto giusto è riconoscergli il merito, si fa per dire, d’esser riuscito a perdere un derby a distanza di vent’anni dall’ultima volta.

Nemmeno la neopromossa Juve di Ranieri era riuscita in cotanta impresa. C’è riuscito Max, l’uomo dei record, onore a lui! Quel che più inquieta al di là della sconfitta nel derby è, ancora una volta, l’incapacità cronica di questa Juventus di chiudere le partite quando vanno chiuse, di mandare gli avversari al tappeto quando sono alle corde.

Se già contro Samp, Inter e Cesena la squadra di Allegri aveva finito per pareggiare partite che al termine dei primi quarantacinque minuti sembrava dover stravincere, ieri col Toro la partita ha finito addirittura per perderla. -4 allo scudetto, una vittoria e un pareggio per avere il conforto dell’aritmetica.

La domanda sorge spontanea: quante gare occorreranno a questa Juve per mettere in saccoccia quattro punti, dal momento che nelle ultime tre ne ha raccolti appena tre?