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La Juve ha un problema: che Allegri non voglia ammettere di avere un problema!
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10 anni agoon
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RedazioneLa Juve ha un problema. Quale? Che Allegri non ha ancora realizzato di avere un problema. Le dichiarazioni di mister Max alla vigilia della delicata trasferta di Napoli sono del resto inequivocabili: “Credo che la Juventus in questo momento di problemi non ne abbia. La partita di martedì – io guardo sempre il bicchiere mezzo pieno, non quello mezzo vuoto – è stata un’ottima partita, purtroppo abbiamo fatto quattro errori tecnici individuali e abbiamo compromesso una vittoria che avevamo in mano“.
Farebbe bene invece a guardare il bicchiere mezzo vuoto anziché quello mezzo pieno, perché il bicchiere rischia pericolosamente di svuotarsi del tutto. Quando ti lasci sfuggire colpevolmente una vittoria che avevi in mano, allora un problema ce l’hai eccome! Una vittoria sfuggita, secondo Allegri, a causa di quattro errori tecnici individuali e quindi per colpa di chi ha fallito il gol del raddoppio e soprattutto di chi ha regalato a Guarin il pallone che il colombiano ha poi recapitato sui piedi di Maurito Icardi per il pari nerazzurro.
Una vittoria, secondo noi, sfuggita invece a causa dell’ormai certificata incapacità della Juventus a chiudere la partita, a capitalizzare almeno in parte l’enorme mole di occasioni da gol che riesce a produrre nei primi 45′. Un problema dunque c’è e appare piuttosto evidente, ma non è l’unico. L’altro è che i bianconeri giocano solo un tempo per poi sparire dalla partita, finendo per subire inevitabilmente il ritorno dell’avversario.
Ha ragione Buffon quando dice che la Juve è presuntuosa perché una volta trovato il vantaggio si convince d’aver già vinto. Una partita è vinta quando è finita e le partite finiscono al 90′, non prima. Il gol di Icardi, così come il gol di Gabbiadini nella gara contro la Samp, arriva nella ripresa, quando la Juventus ha già smesso di giocare, quando la Juventus non è più in campo.
Vero è che se la Juventus, sia contro l’Inter che contro la Samp, avesse concretizzato le tante occasioni da gol create, avrebbe probabilmente chiuso il discorso già nel primo tempo, ma altrettanto vero è che anche in quel caso, smettendo di giocare, convinta d’aver vinto ormai, si sarebbe comunque esposta al rischio di subire il ritorno dell’avversario. Ricordate quel Milan-Liverpool del 2005? All’intervallo i rossoneri erano avanti di tre gol e già campioni d’Europa, ma alla fine furono i Reds ad alzare la Coppa.
Allegri però, evidentemente, quella finale di Champions proprio non se la ricorda: “Noi dobbiamo migliorare in certi momenti della partita e non possiamo pretendere di fare 90 minuti come abbiamo fatto i primi 45. Dobbiamo pretendere che nei primi 45 minuti la partita debba finire in modo diverso, con più gol“. Chiudere il primo tempo in vantaggio di due o più gol non significa automaticamente aver già vinto la partita, altrimenti oggi il Milan si ritroverebbe in bacheca una Champions in più.
La Juventus ha più d’un problema, ma uno è più grave degli altri: il fatto che per il suo allenatore non esista un problema. Allegri ritiene forse che sia meglio far finta di niente, negando la realtà, guardando il bicchiere mezzo pieno. Non volere ammettere di avere un problema, rifiutare di prenderne coscienza non fa sparire il problema, anzi lo aggrava. Guardare il bicchiere mezzo vuoto aiuta a riempirlo di nuovo, evitando che si svuoti del tutto.
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