Prandelli: “Non siamo favoriti. Mario come Adriano? Ha più orgoglio di lui”

Il commissario tecnico dell’Italia, Cesare Prandelli, ha parlato in conferenza stampa da Ginevra dopo la grande paura per il fulmine che ha colpito il volo charter degli Azzurri prima dell’atterraggio, alla vigilia dell’atteso confronto con il Brasile. “Favoriti con il Brasile? Mi sembra un po’ troppo. – ha detto – Sì, loro stanno cercando un’identità, ma lo spirito non l’hanno mai perso. Hanno una qualità straordinaria, nel loro modo di giocare. Non siamo i favoriti, ma speriamo di metterli in difficoltà”.

I verdeoro da diverso tempo non riescono a imporsi a livello internazionale. “Stanno cercando la squadra giusta per il Mondiale, – ha sottolineato Prandelli – c’è stato un ricambio internazionale. Ma arriveranno preparati al Mondiale del 2014 a casa loro”.

A chi li ricorda il pesante 3-0 degli Azzurri in Sudafrica, prima dei Mondiali 2010, Prandelli ribatte: “Da allora abbiamo cambiato. Cercato di unire all’esperienza di Buffon, Pirlo e De Rossi alcuni ragazzi di prospettiva e qualità. Abbiamo giocato di squadra, e non come individualità. L’Europeo è stato positivo. Continuiamo su questa strada. Il prossimo confronto nella Confederations Cup in giugno in Brasile? La partita di domani ci servirà anche come esperienza in vista di quell’impegno”.

Poi su Balotelli. “Il vantaggio per la mia Italia è che giocando nel Milan può allenarsi con altri quattro nazionali”. E sulla stellina verdeoro Neymar ha detto: “E’ uno degli attaccanti moderni, a livello mondiale. Abbina qualità tecnica alla capacità di cambiare il ritmo della corsa. Può attaccare la linea difensiva anche senza palla”.

Chiosa finale su Adriano Leite Ribeiro, l’Imperatore caduto ormai dal trono, che Prandelli conosce bene per averlo allenato al Parma. “Di Adriano ho un bellissimo ricordo. Nei due anni di Parma aveva grandi motivazioni. E’ stato uno dei giocatori più forti che abbia mai allenato. E’ un peccato che si sia accontentato di quello che ha fatto. Mario ha più orgoglio di lui. Ha voglia di dimostrare di essere uno dei più forti al mondo”.