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Qual. Euro 2016 – Malta-Italia 0-1: azzurri inguardabili, ma vincenti. Pelle’-gol al debutto
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10 anni agoon
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RedazioneMALTA-ITALIA 0-1
[Pelle’ (I)]
Questa volta i complimenti sono d’obbligo. Ma non certo per Antonio Conte e la sua Italia, spenta e prevedibile, quanto piuttosto per Malta e il suo italianissimo ct Pietro Ghedin che escono a testa alta dal confronto con il ben più blasonato avversario. Proprio a Malta capita la prima occasione del match con il centrocampista Failla che però, a tu per tu con Buffon, spara a lato di poco. Quindi si sveglia l’Italia che, in pochi minuti, colleziona due legni (traversa di Pelle’ di testa su cross di Pasqual e palo di Chiellini in terzo tempo da calcio d’angolo) e trova la via della rete sempre con Pelle’, abile a sbattere in rete un pallone vagante in area piccola come il più classico dei bomber di razza. E’ il 24′ e le cose sembrano mettersi ancora meglio per gli azzurri quando, due minuti dopo, l’arbitro prende la prima di una serie di decisioni scellerate: rosso diretto per il maltese Mifsud, che entra sì in gamba tesa su Florenzi, ma a metà campo e senza cattiveria. Sembra quindi andare tutto per il verso giusto per gli azzurri che, invece, finiscono incredibilmente per adagiarsi su se stessi, accontentandosi del gol realizzato e limitandosi a gestire (in maniera neanche troppo brillante) il vantaggio accumulato. Tanti gli errori degli azzurri, sia in fase di impostazione che in fase di conclusione, dove è evidente l’imprecisione sotto-porta di Ciro Immobile, deludente anche questa sera e più volte ripreso da un Conte letteralmente infuriato coi suoi che, nonostante l’uomo in più, non riescono a far girare il pallone in maniera lucida e veloce, finendo per risultate previdibili e per nulla efficaci.
Neanche la ripresa migliora le cose: la seconda frazione di gioca si apre sì con la traversa (un po’ casuale) di Candreva, ma l’Italia delude e non riesce ad imbastire un’azione che sia una contro un avversario nettamente inferiore e per giunta in dieci uomini. Ci pensa Conte a correggere la formazione, togliendo gli spenti Florenzi e Immobili a vantaggio di Aquilani e di un Giovinco che, proprio come nella serata di Palermo, appare il più propositivo in avanti. Ma il raddoppio, a differenza della sfida contro l’Azerbaijan, questa volta non arriva. Arriva invece l’espulsione di Leonardo Bonucci che, al 75′, atterra da ultimo uomo uno Schembri lanciato a rete da un retropassaggio sciagurato di Chiellini, che gli spalanca la via della rete. Decisione anche qui discutibile, che pareggia i conti dal punto di vista numerico. Conte corre dunque ai ripari e toglie Pelle’ per inserire Ogbonna e dare centimetri e muscoli alla difesa: una scelta che ha il chiaro intento di limitare i danni e ‘salvare il salvabile’ a pochi minuti dal triplice fischio finale. Che arriva al 93′ dopo un palo del folletto Giovinco che, pu reggendo da solo il peso dell’attacco azzurro, riesce a trovare la conclusione nel finale, sfiorando la rete.
E con questo fanno quattro legni colpiti dalla nazionale di Conte, magra consolazione per una gara davvero opaca e priva di emozioni. Di salvabile, questa sera, ci sono solo i tre punti, che fanno filotto con quelli già conquistati contro Norvegia e Azerbaijan. Fanno tre su tre per Antonio Conte alla guida degli azzurri. Ma per vedere la sua nazionale bisognerà aspettare un’altra occasione…
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