Retroscena Italia, sono stati i giocatori della Juve a ‘esonerare’ Prandelli!

E’ stato lo ‘zoccolo duro’ dei giocatori della Juventus, spalleggiati dall’altro veterano Daniele De Rossi, ad avere un peso decisivo nella scelta di Cesare Prandelli di lasciare la guida della Nazionale italiana. Lo rivela la ‘Gazzetta dello Sport’.

Il tecnico di Orzinuovi (per il quale era pronto un prolungamento contrattuale fino al 2016), secondo la fonte ha presentato le sue dimissioni irrevocabili anche dopo aver verificato la perdita della stima da parte di giocatori che aveva considerato come i perni della sua gestione. Sarebbero proprio quelli elencati dal capitano Buffon nelle dichiarazioni del dopo partita: “i vari Buffon, Pirlo, De Rossi, Barzagli“, quelli che “comunque vada sono quelli che hanno sempre tirato la carretta“.

Proprio questi giocatori avrebbero contestato al ct diverse scelte, a partire dalle convocazioni (mal sopportato Cassano, i senatori avrebbero preferito un altro attaccante di ruolo, e questo spiegherebbe anche il nervosismo di FantAntonio e il chiacchierato episodio del bicchiere spaccato durante il ritiro), passando per la scelta del faraonico ritiro di Mangaratiba, considerato troppo bucolico, quasi come un villaggio vacanze. Infine la contestazione avrebbe riguardato l’atteggiamento un po’ troppo rilassato di giovani leve come Insigne e Cerci, oltre a quello di Balotelli, corpo estraneo alla comitiva. E l’Italia mondiale di Lippi nel 2006, a detta di tutti, aveva trionfato anche per merito di un collettivo cementatissimo e perfettamente amalgamato.

Il 2014, invece, ha regalato un gruppo azzurro spaccato in due ‘clan’, divisi nei rapporti, nei modi di pensare, in tutto. Questo il fallimento capitale di Prandelli, che infatti ha deciso di assumersi le proprie responsabilità e di mollare la Nazionale dopo essere stato scaricato dai suoi uomini da copertina, gli juventini e De Rossi.