Spareggi Mondiali: chi uscirà tra CR7 e Ibra?

Lo spiacevole aut aut è ormai di dominio pubblico, sebbene non ancora digerito: al prossimo Mondiale brasiliano non vedremo uno tra Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic. L’urna di Zurigo (ne avevamo dato notizia qui) ha decretato la sfida tra Portogallo e Svezia, classificatesi seconde rispettivamente nei gironi F e C. Gli spareggi per un biglietto in Brasile vedranno dunque la sfida tra due delle più grandi stelle mondiali del calcio, che in questa occasione potrebbero giocarsi anche uno spicchio del Pallone d’oro (entrambi sono infatti inseriti nella lista dei 23 papabili). Una sfida senza dubbio equilibrata: andata il 15 novembre in Portogallo, ritorno il 19 in Svezia. I lusitani allenati da Paulo Bento, oltre al talento di CR7, si affidano alle geometrie di Moutinho e alle chiusure difensive di Neto (ex Siena). La Svezia di Hamren punta molto su Elm e Kallstrom, che formano la cerniera di centrocampo.

Interessante anche il quadro delle altre tre sfide degli spareggi, e sarà impossibile non seguire la diretta delle partite: Ucraina-Francia; Grecia-Romania; Islanda-Croazia. I Bleus, arrivati secondi nel girone di qualificazione dietro la Spagna Campione del Mondo, affrontano un avversario ostico come l’Ucraina (a caccia della seconda qualificazione ad una fase finale di una competizione mondiale) e sperano di non dover ricordare il 1990 e il 1994 quando non staccarono il pass per Italia e USA. Deschamps può contare su un Ribery in odore di Pallone d’oro che farà di tutto per regalare una gioia ai suoi. Il doppio confronto meno equilibrato ci sembra quello tra la matricola Islanda (per la prima volta agli spareggi) e la Croazia, che ha un livello tecnico superiore. Mai qualificati ad una fase finale di una grande competizione, gli islandesi fanno affidamento su Sigborsson (giovane punta dell’Ajax). I Croati, dopo tre qualificazioni di fila, hanno saltato il Mondiale africano, ma hanno una rosa imbottita di giovani e vecchi talenti: Mandzukic, Kovacic, Modric, Rakitic e Srna. Sfida equilibrata quella tra Grecia e Romania: gli ellenici cercano la terza storica partecipazione al Mondiale, mentre i romeni mancano addirittura dal 1998 la fase finale. I primi hanno trovato in Kostantinos Mitroglu (attaccante dell’Olympiakos) la loro guida; i secondi, allenati da Piturca, hanno in Ciprian Marica il terminale offensivo.