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Una ‘pazza’ Italia esce con un pari dal Craven Cottage: con la Nigeria finisce 2-2
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11 anni agoon
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RedazioneL’Italia rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria (che manca da quattro partite) e trova un altro pareggio nell’amichevole giocata al Craven Cottage di Londra contro la Nigeria. Gli uomini di Prandelli partono subito forte e colpiscono gli avversari già al 12′ con Giuseppe Rossi, abile ad insaccare dopo un incoraggiante uno-due con Balotelli, che gli restituisce la rete in azzurro dopo due lunghi anni di calvario. Dopo l’1-0 la nazionale gioca un buon calcio, controllando la gara e regalando qualche bella giocata soprattutto in avanti, dove la strana coppia formata da SuperMario e Pepito lascia intravedere un ottimo feeling e più di un segnale incoraggiante in vista del mondiale brasiliano. Ma i problemi dell’Italia riguardano piuttosto il pacchetto arretrato, pur privo delle prime scelte: al 35′ i nigeriani pareggiano grazie ad una rete di Dike che riesce a sopraffarre (forse con un fallo) Pasqual e ad incornare di testa beffando Sirigu: 1-1 e tutto da rifare. Ti aspetti la reazione dell’Italia, e invece sono ancora i nigeriani a trovare la via della rete: una grande azione sulla sinistra viene finalizzata da un tocco acrobatico di Ameobi, che al volo sigla la rete del sorpasso: è 2-1 per gli africani, che chiudono in vantaggio la prima frazione di gara.
Nella ripresa gli azzurri entrano con il piglio giusto in campo, buttandosi alla ricerca del pareggio e giocando, a tratti, un buon calcio. La Nigeria, da par suo, non ci sta a fare da vittima sacrificale, e con i suoi veloci contropiedi cerca sempre di affondare per trovare la via del gol: il risultato è una bella partita, con ritmi intensi e diverse emozioni, come raramente capita nelle amichevoli degli azzurri. L’uomo della provvidenza è, ancora una volta, Emanuele Giaccherini, che trova subito il pari (2-2) in apertura di ripresa con un destro sottomisura su assist di Candreva. Poi, la girandola di cambi favorisce i ritmi alti del match: Pirlo, Diamanti, Parolo e Cerci accendono la luce a centrocampo e sfiorano il gol in numerose occasioni (una punizione velenosa del metronomo juventino, e un legno a testa per Alino e per il centrocampista del Parma). Gli azzurri spingono con insistenza alla ricerca della vittoria, ma proprio non è serata: anche i guantoni dei due portieri nigeriani dicono no alla gioia azzurra, prima su Balotelli, poi su Cerci. Finisce 2-2 nella suggestiva cornice londinese del Craven Cottage, dalla quale emerge un’Italia un po’ ‘pazza’: ispiratissima dalla cintola in su, ma con ancora diversi problemi in fase arretrata. Ora bisognerà lavorare sulle alternative: se l’attacco offre parecchie garanzie (da un punto di vista qualitativo e quantitativo), il pacchetto arretrato ha dato la sensazione di scricchiolare un po’ troppo ad ogni affondo dei (pur modesti) avversari. Il lavoro da fare è ancora tanto ma, con questa voglia, l’Italia può partire per il Brasile un po’ più serena. Ad maiora.
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