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ControEditoriale – Balotelli perde il pelo ma non il vizio
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12 anni agoon
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RedazioneE va bene, Mario Balotelli ha fatto il mea culpa per aver lanciato a terra la maglia dell’Inter nel 2010, gesto che ha in pratica sancito la sua cessione al Manchester City. Le ultime dichiarazioni di SuperMario sono andate controtendenza, nel senso che in pochi se le sarebbero aspettate. Lui, sempre particolarmente sbrigativo e strafottente, ammette che non si pente di nulla nella sua vita, se non di aver calpestato i colori della divisa che l’ha lanciato nel grande calcio. Ma non sorprendiamoci, era il minimo pretendere delle scuse per quell’azione insensata!
E tutte le altre marachelle, per chiamarle in tono simpatico? Ogni 3×2 ne combina una delle sue, ed a Manchester potrebbero scriverci un libro sulle “balotellate“, termine diventato di uso frequente quasi quanto “cassanate”, e non è un complimento. SuperMario alterna momento di particolare brillantezza ad altri in cui sembra uno scapestrato della peggior periferia che si diverte a sparare con la sua pistolina ad aria compressa e a tirare freccette ai malcapitati ragazzini delle giovanili. O addirittura a fare i fuochi d’artificio in casa. Eppure non è una leggenda la donazione di 1000 sterline post casinò ad un clochard inglese.
Per non parlare della storia tra lui e Raffaella Fico, culminata con la nascita di Pia, la figlia che lui non ha nemmeno voluto riconoscere e che non ha ancora visto. Tra wags e supermodelle, espulsioni e pestoni agli avversari, la carriera inglese di Balotelli si è conclusa nel modo più ovvio: rissa con Mancini e trasfermiento al Milan, forse l’unico club al mondo capace di metterlo in riga. Oltre alla Nazionale e a Cesare Prandelli, uno che ha creduto ciecamente in lui sin dal primo giorno da Ct. Ed è stato ripagato ad Euro 2012. Ma anche in quell’occasione è stato un compagno, Bonucci, a doverlo zittire dopo un gol per la sua reazione polemica.
Non riesce a reggere le pressioni? E’ troppo umorale? Perchè non possiamo sempre parlare del Balotelli che dona soldi ai clochard? Intendiamoci, non è che pretendiamo da lui che vada a salvare la vita di tutti i senzatetto del mondo. Ci basterebbe vederlo maturo fuori e dentro al campo, non solo quando gli girano bene. Perchè Balotelli non è solo un patrimonio del calcio italiano, questo è il lato puramente professionale e calcistico. E’ soprattutto un ragazzo dal cuore d’oro, si vede. Forse solo troppo istintivo e precipitoso, polemico e suscettibile. Lui dice di essere finalmente maturato, ma è un discorso sentito e risentito, e tutti sappiamo cosa succede a gridare troppe volte “Al lupo, al lupo”…
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