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Editoriale – A Lisbona per scacciare la ‘sindrome da Atletico’
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11 anni agoon
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RedazioneNel calcio dicesi ‘sindrome da Atletico’ quel sentimento di eterna inferiorità sportiva che una squadra vive all’ombra della ben più blasonata rivale cittadina: per interderci, l’Atletico che -pur vantando una storia più che gloriosa- mai potrà competere (a livello di palmarès) contro i cugini del Real.
Eppure questa maledizione non è mai stata così vicina dal poter essere interrotta: basterebbe una vittoria a Lisbona, 90′ di fuoco, contro il Real per scrollarsi di dosso l’etichetta di ‘cugini poveri’ che da decenni contrassegna la parte rojiblanca di Madrid. Dopo aver schiantato il Milan e Il Barça, ora l’Atletico si prepara al gran finale umiliando il Chelsea e Josè Mourinho in quello Stanford Bridge che -fino a qualche giorno fa- era un tempio inespugnabile che non conosceva la parola sconfitta da anni.
Questo, e tanti altri, sono i meriti di Diego Pablo Simeone: allenatore mordace, riuscito nell’impresa di rivalutare gente come Sosa, Diego e Tiago, passati in Italia come meteore che non hanno lasciato la scia di buon calcio che invece si desposita -come polvere finissima- sul prato del Calderon ogni domenica, conquistando stadi su stadi e muovendo un Risiko europeo che li ha portati a piazzare i carriarmati biancorossi su tutte le caselle, tranne una. Per ora, perchè Lisbona è vicinissima, ma per espugnarla bisognerà attraversare il Manzanarre di manzoniana memoria e travolgere l’altra metà di Madrid. E poi -ne siamo sicuri- non si parlerà più di ‘sindrome da Atletico’…
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