Pagelle Juventus
Editoriale A Strama gira la testa, ai tifosi qualcos’altro…
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12 anni agoon
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RedazioneIl momento per i consuntivi verrà più avanti, ha detto Branca prima della partita. Il Bologna crediamo che abbia anticipato i tempi. Sia io sia Stramaccioni saremo qui il prossimo anno, ha continuato il direttore dell’area tecnica dell’Inter. Anche su questo, ormai, non abbiamo certezze assolute.
Chi, invece, ha dimostrato di aver già emesso la sentenza senza appello, è il pubblico interista, che ha cominciato a fischiare al 25′ del primo tempo, col risultato ancora in parità. Ha continuato a farsi sentire alla fine del primo tempo, per esplodere poi a fine partita. La Curva Nord va detto ha incitato fino alla fine, polemizzando anche col resto dello stadio, ma alla fine ha dovuto arrendersi.
Anzi, forse la cosa migliore della serata nerazzurra, se non altro la più curiosa e divertente, è proprio frutto della Curva Nord, che nel primo tempo ha esposto uno striscione alquanto sintomatico: Fate un provino anche a noi… magari uno buono lo trovate… di certo è interista. Vox populi dicevano gli antichi. Mirino puntato sul lavoro degli uomini mercato nerazzurri: non a caso, il pubblico se l’è presa soprattutto con Gargano, Pereira, Schelotto.
Resta da capire, però, perché tenere in panchina gente come Kovacic, Kuzmanovic, Cambiasso e, soprattutto, Cassano. Non è più tempo di turnover, questo è bene che Stramaccioni lo capisca in fretta. In un momento come questo, ogni partita è l’ultima, domani si vedrà. Invece, la sensazione è che in panchina si brancoli nel buio. Per l’ennesima volta la formazione iniziale ha lasciato più di un dubbio.
Quel Benassi titolare ha stupito tutti, forse anche lui, che in 45′ non l’ha mai vista. A Cambiasso mancava solo da giocare esterno di un 4-4-2: stasera ha colmato la lacuna. Se Rocchi non entra neanche sotto di un gol in casa contro il Bologna, forse tanto valeva la pena rimanere a fare il simbolo della Lazio, almeno là lo rispettavano. Trottola Guarin, come di consueto, ha occupato tutte le posizioni del campo.
Forse lui, più di tutti, è il simbolo di quest’Inter coi giramenti di testa. Ai tifosi, però, gira qualcos’altro…
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