Editoriale – Argentina Caput Mundi

Se il Brasile si è ritagliato il ruolo di colosso del Sud America, e mondiale, grazie alla crescente economia e al ruolo di paese ospitante della prossima Coppa del Mondo (2014) e dei Giochi Olimpici (Rio de Janeiro, 2016), l’Argentina risponde con altri successi, individuali sì, ma di grande portata.

Viene dal paese con la più numerosa comunità di emigranti italiani al mondo, e loro discendenti, il Messi(a) del calcio moderno, che si è confermato tale con la leggendaria prestazione contro il Milan in Champions League, così come dal paese dei Gauchos ciene anche il nuovo Papa, ex vescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio.

A Roma i sudamericani del calcio si sono sempre trovati a loro agio, siamo sicuri che per il Papa argentino, che ha scelto come nome quello di un grande Santo come San Francesco, patrono d’Italia, sarà lo stesso. Passare da Buenos Aires, città che vive di calcio (si contano 25 club nell’area metropolitana) a Roma, ubriaca di passione per Lazio e Roma, non dovrebbe essere così traumatico.

La grande fede cattolica degli argentini è scoppiata in grandi manifestazioni di gioia in patria e anche nelle dichiarazioni di alcuni grandi nomi del calcio come Messi, che vorrebbe dedicargli la vittoria al prossimo mondiale, e il ‘nostro’ Zanetti, orgoglioso e speranzoso di incontrare presto di persona il nuovo Pontefice.

E chissà che anche Diego Maradona non si riavvicini al Papa ora che c’è Bergoglio. ‘El Pide de Oro’ se la prese molto con Papa Wojtyla quando, a suo dire, lo snobbò ad un’udienza privata con la sua famiglia. Giovanni Paolo II ‘osò’ trattare Diego come una persona qualunque, lui personaggio dall’ego smisurato.

Tornando ad un parallelo un po’ dissacrante, ma non irrispettoso, ecco che quindi l’Argentina ha regalato al mondo due personaggi a cui la gente guarda con speranza ed ottimismo: il Messi(a), il ragazzino con problemi di crescita che è diventato il più bravo di tutti, e il Papa amico dei poveri e meno fortunati, appassionato di calcio e tifoso del San Lorenzo de Almagro.

E’ sempre Brasile-Argentina, ma è il paese Albiceleste per ora ad essere Caput Mundi, con buona pace di una delle poche locomotive dell’economia mondiale. La speranza arriva da due argentini.