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Editoriale Australian Open – Pennetta non va in Mona
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11 anni agoon
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RedazioneIl rischio c’era e l’abbiamo dribblato. Forse solo posticipato ma lasciateci godere i risultati di quei due italiani negli ottavi di finale dell’Australian Open. Inizio di stagione davvero niente male. Sognare è facile, sconfinare nell’utopia da slancio d’entusiasmo ancor di più; soltanto che il primo non costa niente mentre il secondo traccia un solco profondo nella psiche come l’aratro in un campo incolto. Fabio Fognini e Flavia Pennetta, due tennisti non più giovanissimi, nel fiore della maturazione, stanno vivendo una seconda primavera: il ligure per non aver mai avuto una testa equi-proporzionata al talento, la brindisina per un infortunio doloroso (al polso) nel miglior momento di carriera. Fognini affronterà Djokovic, guai ad anticipare l’epilogo perché il genio contenuto nell’emisfero sinistro del cervello è ispiratissimo: ha battuto l’americano Sam Querrey dopo che ieri ne ha preso le misure in doppio con Bolelli. Non lo hanno fermato nemmeno tre interruzioni per pioggia.
Flavia ha convinto tutti con una prestazione pregevole contro Mona Barthel. Ammettendo che il nome della tedesca ha incoraggiato il titolo di questo articolo, la nostra giocatrice va lodata per non aver sottovalutato la muscolare avversaria (il padre Wolfgang vinse il torneo di Parigi di getto del peso): attaccante pura nata sotto la stella di Steffi Graff benché, come tutte le tenniste dalle giunoniche proporzioni, inguardabile nei movimenti. Talmente macchinosi e approssimativi che hanno rivelato senza trucco le umili origini, a volleare è raccapricciante poiché appoggia sempre col piede sbagliato. Pennetta ha gestito al meglio la situazione chiudendo il primo set in una ventina di minuti lasciando a Mona solo un game, consapevole di una sua crescita nel secondo: le due non si sono mai affrontate e, come sempre accade, i primi scambi sono utili a capire le caratteristiche dell’avversario.
La differenza l’ha fatta il servizio di Flavia, potenziato a Barcellona dai nuovi allenatori, Karim Perona e Salva Navarra (in passato hanno assistito Ferrero e Robredo). Non poteva fare a cazzotti con un peso massimo, così, con grande acume tattico, Pennetta ha riversato tutto nella battuta; quando sono iniziate a calare le prime di servizio, Barthel si è fatta sotto, tanto da breakare la pugliese nel quinto e settimo game. Ma Flavia ha reagito subito con altre coltellate che lasciavano impiantata la tenace Mona. Il secondo set è stato in bilico solo per qualche gioco, la partita l’ha sempre tenuta in mano la nostra giocatrice senza mai dubitare della vittoria: gli ottavi la metteranno di fronte a un’altra tedesca, Angelique Kerber, testa di serie n. 9. Adesso è il momento della gioia, il peggio è alle spalle grazie al coraggio di ricominciare. E stavolta no, non è andata in Mona.
Alessandro Legnazzi
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