Pagelle Juventus
Editoriale – Balotelli tradisce, Stramaccioni ringrazia
Published
12 anni agoon
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RedazioneNon una partita dagli altissimi contenuti tecnici, ma difficile che un derby lo sia, soprattutto se la posta in palio va oltre la virtuale supremazia stracittadina. Qui c’erano sul piatto il prestigio della Champions e, più concretamente, i suoi milioni. Per questo, forse, qualcuno avrà di che rammaricarsi questa sera.
Il Milan più dell’Inter, se ci si limita a valutare matamaticamente le occasioni da rete: tante quelle di marca rossonera, soprattutto nel primo tempo, quando i ragazzi di Allegri hanno avuto le opportunità per chiudere la partita. Invece, non l’hanno fatto e, nel secondo, si sono ritrovati in campo un’altra Inter: più agguerrita, compatta e decisa. Anche perché meno, sinceramente, era praticamente impossibile.
Stramaccioni ha avuto coraggio all’inizio, schierando un 4-4-2 molto vicino ad un 4-2-4, ma ci ha messo un’enormità a chiudere la falla a sinistra, dove El Shaarawy, ma soprattutto De Sciglio, imperversavano liberamente, con Nagatomo, ma soprattutto Guarin, in balia degli avversari. Guarda caso, dopo l’intervallo, Zanetti va a fare il cane da guardia sulla destra e il Milan si spegne. Una coincidenza? No, semplicemente un fatto. E una scelta logica, anche se ritardata.
Il Milan, che invece puntava su Balotelli, ha dovuto accontentarsi della sua controfigura: se sulla prima occasione (colpo di testa in elevazione) era stato fenomenale Handanovic, sul secondo (di piede e da posizione ravvicinata) il centravanti rossonero ha colpito il portiere nerazzurro neanche fosse un bersaglio del luna park. Andare avanti 2-0, probabilmente, avrebbe messo una seria ipoteca sulla partita e, forse, anche sulla qualificazione Champions.
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