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Editoriale Barcellona – Le 5 peggiori umiliazioni blaugrana in Europa ?
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12 anni agoon
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Redazione4 Champions League, 4 Supercoppe Europee, altrettante Coppe delle Coppe, 3 Coppe delle Fiere e, giusto per non farsi mancare nulla, pure 2 Mondiali per Club. È il bottino di un club che non solo in patria, ma anche in Europa e nel mondo, ha saputo recitare la parte del leone. È la firma del Barcellona, una corazzata che, però, a volte, incappa anche in tremende sconfitte. Ecco le 5 peggiori umiliazioni subite dai blaugrana nelle Coppe europee, una galleria degli orrori in cui non può ovviamente mancare il flop dell’Allianz Arena…
VALENCIA-BARCELLONA 4-1 (Champions League 1999/00)
È storia di 13 anni fa. La sera del 2 maggio 2000, all’Estadio Mestalla di Valencia, è in programma l’andata della semifinale di Champions League che contrappone i sorprendenti padroni di casa alla corazzata blaugrana guidata da Louis van Gaal. Il Barça, che ha concluso al primo posto i due raggruppamenti eliminatori, surclassando poi il Chelsea di Gianluca Vialli nei quarti di finale, viene sin da subito aggredito dal coraggio del Valencia, che, dopo pochi minuti, è già in vantaggio con un tocco ravvicinato di Miguel Ángel Angulo. Neanche il tempo di pareggiare (grazie peraltro a un’autorete), e i catalani vengono di nuovo travolti dalla carica agonistica dei padroni di casa. Così, prima un guizzo del solito Angulo, poi un rigore del futuro laziale Gaizka Mendieta, infine il fendente dell’argentino Claudio López, sanciscono in modo netto e inequivocabile il crollo azulgrana. E oltre al danno dell’eliminazione, anche la beffa di dover applaudire, a fine stagione, il settimo trionfo europeo dei rivali del Real Madrid…
BAYERN MONACO-BARCELLONA 4-0 (Champions League 2012/13)
Altra semifinale di Champions, altro crollo. Stavolta il carnefice è il Bayern Monaco, autentico giustiziere del Barça e del suo tiki-taka. L’infortunio di Lionel Messi, l’apatia di Andrés Iniesta e i ripetuti torti arbitrali sono solo una parziale scusante per gli inebetiti catalani, pronti ora a interrogarsi sui perché di un crollo così clamoroso. E adesso, al Camp Nou, la più grande impresa sarà salvare la faccia.
BARCELLONA-DINAMO KIEV 0-4 (Champions League 1997/98)
Ancor più dolorosa, perché rimediata davanti al pubblico amico, fu invece la scoppola del 5 novembre 1997. Louis van Gaal, neo-tecnico di un Barcellona che in estate ha dovuto cedere Ronaldo all’Inter, può comunque contare su una squadra formidabile, forte dei futuri Palloni d’Oro Rivaldo e Figo, oltre che degli esperti Sergi, Fernando Couto e Vítor Baía. Non ha però fatto i conti con la Dinamo Kiev, formazione guidata in panchina dal santone Valerij Lobanovskij e trascinata sul campo dal giovane bomber Andrij Shevchenko, che, nel giro di un tempo, è già avanti 3-0, proprio grazie alla tripletta del futuro asso del Milan. Tocca poi a Sergey Rebrov, nella ripresa, dare il colpo di grazia ai catalani, escludendoli in pratica dalla Champions League. Che, ancora una volta, verrà vinta dal Real Madrid. Quando al peggio non c’è mai fine…
VALENCIA-BARCELLONA 6-2 (Coppa delle Fiere 1961/62)
E torniamo al Mestalla, autentico tabù per i colori blaugrana in Europa. Stavolta è la finale di andata di Coppa delle Fiere, una manifestazione che, seppur mai ufficialmente riconosciuta dalla UEFA, gode di grande fascino e popolarità, tanto è vero che lo stesso Barcellona ha già vinto le prime due edizioni del torneo. Tutto sembra pronto per il tris, sia perché sulla carta i catalani presentano una lunga lista di campioni (dall’asso uruguayano Luis Cubilla all’esperto bomber ungherese Sándor Kocsis, dal difensore Ferran Olivella, futuro capitano della Spagna campione d’Europa nel 1964 al vecchio guerriero Sígfrid Gràcia), sia perché il Barça, dopo 20 minuti, è già avanti 2-1. Discorso chiuso? Macché. Il Valencia si riorganizza, e con la forza di un tornado travolge i malcapitati rivali. Prima dell’intervallo, i padroni di casa si portano sul 3-2, mentre nella ripresa prima Vicente Guillot (eroe della serata con una poderosa tripletta) e poi Héctor Núñez sigillano il tutto con un contundente 6-2, giusto preludio alla conquista della Copa pochi giorni più tardi, nel ritorno del Camp Nou.
MILAN-BARCELLONA 4-0 (Champions League 1993/94)
Ma è questa la più grande umiliazione blaugrana in Europa. Narra la leggenda che, pochi giorni prima di quella finale, il tecnico del Barça Johan Cruijff si era fatto fotografare con la Coppa dalle grandi orecchie, come a dire: tranquilli, questa è già nostra. Una sfida di troppo lanciata ai Diavoli rossoneri, che, dall’alto dell’esperienza e dell’umiltà di campioni abituati da anni a primeggiare, scendono in campo decisi a far rimangiare allo spocchioso Cruijff quel clamoroso affronto. Il resto è storia nota: la doppietta di Daniele Provvidenza Massaro, il pallonetto-capolavoro di Dejan Savi?evi? e la zampata di Marcel Desailly. Così si gioca (e si vince) solo in Paradiso.
Luca Gandini
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