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Editoriale Barcellona – Rifondazione parziale, partendo da Messi
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12 anni agoon
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RedazioneSiamo onesti: se ad inizio stagione, qualcuno fosse venuto a dirci che il Bayern Monaco ne avrebbe rifilati, tra andata e ritorno, 7 al Barcellona, senza subire neppure 1 solo goal, o gli avremmo riso in faccia, oppure avremmo subito composto il numero della neuro. Ed invece eccoci qui, oggi, a parlare della fine del Barça da tiqui taca, che il mondo calcistico ha fatto innamorare. Sarà che il calcio è fatto di cicli desintati a finire, sarà che anche le più belle storie non sono eterne, sarà che semplicemente gli sono state prese le misure, ma bisogna prendere atto della fine dell’epopea blaugrana. Una fine della quale si era avuto sentore con l’addio, ad inizio estate scorsa, del vero artefice del miracolo Barcellona, quel Pep Guardiola che – guarda il destino – l’anno prossimo sbarcherà proprio in Baviera.
Ha fatto veramente impressione vedere gli spagnoli in balia degli avversari, arrendevoli, incapaci di contrapporre la benchè minima reazione allo strapotere dei tedeschi. E le conseguenze da trarre sono evidenti. E’ evidente che vada ricostruità un’identità di gioco diversa da quella conosciuta negli anni recenti, quando nessuno riusciva ad arginare Messi e compagni, eccezion fatta per l’Inter di Mourinho. E’ da vedere, eventualmente, se puntare ancora o meno su Vilanova. L’ex vice di Guardiola è difficilmente giudicabile, visto che ha passato parte della stagione distante dalla squadra, per via della malattia che l’ha tallonato senza pietà. Una seconda chance la meriterebbe dunque pure, purchè si affranchi dallo stile di gioco del suo predecessore. E purchè diventi più cattivo, e metta da parte quella morbidezza ritenuta da qualcuno eccessiva.
Insomma, pare inevitabile dare il via da una sorta di rifondazione. Non drastica, perchè parliamo pue sempre di una squadra che si appresta a vincere la Liga con dieci punti di vantaggio sulla diretta concorrente, il Real Madrid. Ma qualche taglio, pur se doloroso, va adoperato. Soprattutto in attacco, dove David Villa e Sanchez potrebbero essere sacrificati sull’altare di Neymar, seriamente candidato a vestire la maglia ‘blaugrana’ giù dall’estate prossima. E bisogna valutare con attenzione anche la situazione di Fabregas, maggior emblema del fallimento europeo del Barça, e che mai ha reso giustizia ai 40 milioni di euro sborsati dai catalani per riportarlo a casa nell’agosto 2011. Elemento che potrebbe rappresentare la chiave di volta per un cambiamento tattico potrebbe essere anche Gareth Bale, anche se per acquistarlo servirà un salasso economico. Non sarà facile, non sarà indolore, ma sembrano non esserci alternative. Poi, se dovessimo sbagliarci, non avremmo problemi nell’ammetterlo. Ma, ad oggi, pare proprio non ci sia più spazio per il Barcellona più forte di tutti i tempi: è ora di cambiare, perchè anche le storie più belle conoscono la parola fine. Ripartendo, ovviamente, dal fuoriclasse della situazione che – lui sì – non passa mai di moda, vale a dire Leo Messi.
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