Pagelle Juventus
Editoriale Besana – Da Balo a Santon, gli errori dell’Inter…
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12 anni agoon
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RedazioneDo séguito alla tesi che ho sostenuto nel pezzo dieri: ovvero, come e qualmente lInter sia usa sprecare i suoi giovani talenti, come pervicacemente bruci ragazzi cresciuti nel suo vivaio fin da pulcini, come addirittura se ne privi incredibilmente spesso dopo che gli stessi si sono affacciati con successo in prima squadra.
Ho esemplificato rifacendomi allo spreco più recente, quello degli azzurrini selezionati da Devis Mangia per la Under 21: lintera difesa è di rigorosa, esclusiva matrice nerazzurra, nel senso che si tratta di ragazzi del vivaio ceduti a vario titolo per farsi le ossa altrove. In porta Bardi quindi Donati e Biraghi, Caldirola e Bianchetti. Per non dire del centravanti Longo. Ho ignorato i casi più eclatanti di dolorose rinunce. Non andrò troppo indietro, né voglio rievocare gli assurdi regali alla concorrenza dei vari Pirlo, Seedorf ecc, perché in questo caso si tratta pur sempre di tragici errori di valutazione, ma è tutta unaltra storia. Il vivaio, i tuoi pulcini con tanto amore allevati e poi consegnati a discutibili esperienze, sono altra cosa ancora e apunto oggetto delle mie riflessioni.
Per un interista vedere lo strepitoso Balotelli di oggi fasciato di rossonero è ogni volta una pugnalata al cuore. E lo dice uno che non è mai stato tenero con Balo quando stava con noi, quando spudoratamente sfidava Mourinho con atteggiamenti e rispostacce da ribelle, se non da bullo. Né consola poterlo apprezzare in azzurro, dividerselo con tutti i campanili dItalia. A suo tempo fu venduto al Man City, se non ricordo male, per la ragguardevole cifra di 28 milioni. Non cerano più le condizioni perché rimanesse allInter, aveva fatto casini (la maglia nerazzurra calpestata, intollerabile culmine di altri comportamenti censurabili): meglio sbolognarlo. Ok, il prezzo poteva esser giusto, ma lInter si privava di un talento enorme, di un potenziale fenomeno (e già di un ottimo giocatore) di neanche ventanni. Adesso si deve prendere atto che quei 28 milioni non sono valsi il sacrificio, tanto più se una dissennata politica di acquisti e cessioni ha irriso al buonsenso e al rispetto dei conti. Se molli Balotelli per la cifra sopra indicata e poi, è solo un esempio, spendi 11 milioni per Alvarez, 3milioni e mezzo più la comproprietà di Livaja per ottenere Schelotto dallAtalanta, ecco, vuol dire che qualcosa non funziona nella catena di comando della società. In particolare, nella stanza dei bottoni in cui si sono sprofondati Branca e Ausilio. I quali pare abbiano perso la favella.
Meno eclatante ma altrettanto significativo il caso di Santon. Il Bambino lanciato in prima squadra da Mourinho, arrivato in un amen addirittura in Nazionale. Il nuovo Facchetti. Bruciato verde, certo anche per sue colpe. Con un po di pazienza sarebbe potuto essere recuperato a un rendimento decente, non avrebbe mai attinto le vette dellinarrivabile Giacinto, però quella fascia sinistra era in grado di onorarla. Era necessario regalarlo o quasi al Newcastle? Per prendere chi, Pereira o Nagatomo? O magari Jonathan? Confermo, lInter ha una perversa vocazione a bruciare verdi i suoi talenti o, nella peggiore delle ipotesi, a regalarli alla concorrenza. Fossi in Massimo Moratti, chiederei conto di tanto spreco. E, in difetto di risposte convincenti, manderei a casa i responsabili dello scempio.
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