Editoriale Bologna – Ora un ciclo terribile

Sono giorni pesanti a Casteldebole dove il Bologna continua la preparazione in vista del prossimo match di Campionato che lo vedrà opposto ad una delle squadre più in forma del momento: l’Inter di Stramaccioni.

 

Le scorie lasciate dagli ultimi due turni contro Fiorentina e Cagliari, a cui si aggiungono le due deludenti amichevoli contro Cittadella e Reggiana, disputate durante la pausa per la Nazionale, non sono ancora state spazzate via, anzi hanno acuito i timori sull’effettiva competitività del gruppo a disposizione di Stefano Pioli. Perché se da una parte è vero che i risultati delle amichevoli lasciano sempre il tempo che trovano, dall’altra il 3-3 contro le seconde linee del Cittadella e l’1-1 contro la Reggiana hanno raccontato di una difesa che soffre e subisce gol con regolarità anche da squadre di Serie B e Lega Pro.

Retroguardia a quattro o a tre, il reparto è in difficoltà (complici anche le assenze forzate di Portanova e Natali) e questo alle porte di un ciclo terribile che prevede Inter, Juventus e Udinese nel giro di una settimana. 

 

In questa Serie A molto equilibrata e livellata verso il basso, la classifica racconta di un Bologna nel gruppo di fondo e con solo due squadre con meno punti, il Palermo ed il penalizzato Siena. Sarebbe pertanto fondamentale non allontanarsi ulteriormente dalle avversarie che lo precedono, per non finire in una spirale pericolosissima che potrebbe mettere ulteriore pressione ad una squadra che ha infinite lacune a centrocampo, oltre alle già citate in difesa ed evidenti difficoltà realizzative, nonostante il talento dei suoi uomini offensivi (Gilardino e Diamanti, non a caso chiamati da Prandelli in Nazionale). 

 

Carenze che pesano come macigni su una squadra che oggi più che mai avrebbe bisogno di certezze per uscire dal momento più difficile della gestione Pioli: stavolta per il tecnico trovare la formula magica in grado di regalare equilibri al Bologna è davvero complicato. 

 

Un Pioli che, anche contro i sardi, ha insistito nell’utilizzare Diamanti al fianco di Gilardino, anziché farlo giocare dietro due punte. L’ingresso, a gara in corso, di Gabbiadini ha dimostrato come il modulo col trequartista possa funzionare, considerata anche la compatibilità tra il giovane under 21 e l’attaccante biellese.

A nostro avviso questa potrebbe essere una valida soluzione per affrontare il ciclo terribile che attende i rossoblu.