Pagelle Juventus
Editoriale – Borussia Dortmund, arrivare in fondo non è una chimera
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12 anni agoon
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Redazione© foto di Agenzia Liverani
Che meraviglia questo Borussia Dortmund! Non vè commento più spontaneo e naturale da fare, vedendo giocare la compagine allenata dal condottiero Jurgen Klopp, perfetto esempio di come la programmazione, se fatta seriamente e con oculatezza, produce frutti squisiti e prelibati. E giovane il Borussia ma gioca con lesperienza che solo le vecchie volpi del caso hanno. Ha qualità e quantità in abbondanza, ed unisce bel gioco e carattere di ferro. Cosa chiedere di meglio?
Da molti è il Bayern Monaco ad essere considerato favorito, in assoluto, per la conquista di questa Champions League, eppure i gialloneri di Dortmund meritano rispetto in considerazione, in misura forse ancora maggiore di quella riservata ai bavaresi. Perché se gli uomini di Heynckes hanno il dovere di arrivare sino in fondo, per questioni legate a prestigio, mercato e occasioni passate gettate al vento (vedi finale della scorsa edizione giocata tra le mura amiche), nessuno aveva chissà quali aspettative sul Borussia Dortmund, visto più che altro come possibile outsider.
Un termine adesso poco consono a descrivere una realtà completamente consolidata, e che viene finalmente osservata con timore e rispetto un po da tutti: anche dai più scettici, che prima guardavano con occhio di presunta superiorità Klopp ed i suoi ragazzi. I quali hanno risposto con i fatti, vincendo un girone di Champions che annoverava Ajax, Manchester City e Real Madrid, ed eliminando agli ottavi di finale, senza troppi problemi, un avversario ostico quale è lo Shakhtar Donetsk.
Merito soprattutto del già citato Klopp, alla guida del Borussia dal 2008. Da allora, gradualmente, sono arrivati, con un eccellente percorso di crescita, il gioco ed i risultati, culminati nel double della scorsa stagione, dove Hummels e compagni hanno vinto Bundesliga e Coppa di Germania (lanno prima ci si era limitati al solo campionato). Lallenatore è stato sin qui bravo a trovare sempre la quadratura del cerchio, dando una precisa identità di gioco alla squadra, puntando sulla vigoria fisica ed allo stesso tempo sulla eccelsa classe dei suoi elementi.
Se difficoltà avrà, la prossima estate, il club della Vestfalia, sarà quella di trattenere i numerosi gioielli che annovera tra le proprie fila. Dai difensori Subotic (1988) ed Hummels (1988), passando per i centrocampisti offensivi Gotze (1992) e Reus (1989), e finendo con il centravanti Lewandowski (1988): prezzi pregiatissimi, che hanno dalla loro letà e numeri importantissimi. Impossibile che rimangano tutti anche lanno prossimo dalle parti del Signal Iduna Park, e se andranno via sarà a carissimo prezzo. Ma nessuna disperazione, perché in rampa di lancio ci sono elementi altrettanto promettenti. Giusto per fare due nomi, vi indichiamo i centrocampisti Moritz Leitner (1992) e Leonardo Bittencourt (1993): tra qualche anno (forse anche meno) saranno protagonisti assoluti.
Ecco perché cè entusiasmo attorno al Borussia Dortmund, tornato su quei livelli altissimi che mancavano dal 1997, anno in cui Riedle e compagni vinsero la Coppa dei Campioni in finale contro la Juventus. Rispetto ad allora la squadra sembra promettere ancora meglio, e sognare in grande non vuol dire certo peccare di presunzione. Limportante sarà restare con i piedi per terra: se i calciatori ci riusciranno, la Champions League potrebbe essere obiettivo alla loro portata. Ci avreste scommesso ad inizio anno?
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