Pagelle Juventus
Editoriale – Cambi da incubo
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12 anni agoon
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RedazioneCè un filo conduttore che unisce Kiev a Sofia. Ovvero la finale di Euro 2012 giocata lo scorso 1° luglio e la prima gara dell’Italia nel girone di qualificazione per il Mondiale in Brasile, giocata appunto in Bulgaria. Questo filo conduttore riguarda la bontà dei cambi effettuati durante la gara dal commissario tecnico degli azzurri, Cesare Prandelli, e la sfortuna legata agli stessi.
Già, perché contro la Spagna nel momento di compiere le proprie scelte Prandelli non poteva sapere che Thiago Motta appena entrato in campo avrebbe avuto un problema muscolare tale da metterlo ko e da lasciare la squadra in 10 per oltre mezzora. Così come non poteva immaginare che De Rossi si sarebbe fatto male pochi minuti dopo lultimo cambio azzurro, quello di Destro per Giovinco, lasciando anchegli i propri compagni in inferiorità numerica per circa 20.
Un filo conduttore, dunque, unisce immaginariamente (e in maniera inquietante) le ultime due partite ufficiali della Nazionale italiana. E non solo sotto il piano della fortuna. Perché la natura stessa dei cambi effettuati da mister Prandelli lascia particolarmente perplessi. Cera davvero la necessità di cambiare un modulo (il 3-5-2) che stava funzionando egregiamente passando al 4-4-2, tra laltro con linserimento di un giocatore (Diamanti) non proprio adattissimo al centrocampo a quattro?
Molti avranno pensato che lingresso in campo di Peluso (tra laltro dopo aver incassato il gol del 2-2) sarebbe servito a ridare equilibrio alla squadra in campo. Invece il predestinato a uscire è stato Ogbonna, che ha lasciato il campo pochi minuti prima che Giovinco lasciasse spazio a uno scalpitante Destro. E, inevitabilmente, pochi istanti prima che De Rossi si facesse male e fosse costretto a lasciare il campo.
Alla luce di tutto quello che si è visto allo stadio Vasil Levski, il punto portato a casa dagli azzurri dalla Bulgaria è oro colato. Nel cammino verso il Brasile, però, di una cosa siamo certi: nelle prossime gare Prandelli farà tesoro delle esperienze del passato. E ci penserà di più a compiere lultima sostituzione.
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