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Editoriale – Casa dolce casa, il Milan in Champions ma occorrono rinforzi…
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11 anni agoon
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Redazione30 milioni, 30 splendenti e sonanti milioni; tanto vale laccesso alla fase a gironi di Champions League conquistato dal Milan contro il PSV Eindhoven, davanti al pubblico di casa che non ha smesso un attimo di incitare e spingere la squadra.
Il cammino nella coppa più bella, affascinante e prestigiosa al mondo può così iniziare, ma qualche innesto andrà sicuramente fatto per non arenarsi alle prime difficoltà, sia in campionato che in Champions.
Il doppio confronto con il PSV di Eindhoven e la partita contro lHellas Verona hanno mostrato alcuni limiti, che sarà necessario ridurre al minimo negli ultimi giorni di mercato; senza dubbio mancano almeno due tasselli, uno in difesa e uno nel cuore pulsante del campo.
Troppo spesso gli avversari si avvicinano alla porta rossonera senza ostacoli, con la possibilità di colpire di testa o di tirare a botta sicura; i riflessi di Abbiati non sempre riescono ad arginare le folate altrui, motivo per cui bisogna correre ai ripari e spendere qualcosa del bottino appena conquistato sul campo.
Gli olandesi, con la loro velocità, hanno messo più volte in crisi la retroguardia rossonera; solo linesperienza della formazione di Cocu non ha permesso di continuare il cammino in Champions, ma continuando su questa strada sentiremo parlare più e più volte del PSV Eindhoven.
Le notizie positive in casa Milan però non mancano, e portano i nomi di De Jong, Capitan Montolivo e De Sciglio; il primo si è completamente ristabilito dallinfortunio della scorsa stagione e questanno risulterà fondamentale per le sorti dei rossoneri. Montolivo si è finalmente scrollato di dosso la nomea di incompiuto, trovando la giusta collocazione e la totale maturità con i colori rossoneri mentre De Sciglio è il nuovo che avanza, il presente e il futuro della squadra.
Molto buona risulta anche lintesa tra Balotelli ed El Shaarawy; i due si cercano in continuazione e molto spesso si trovano, parlano la stessa lingua sul campo e si intendono alla perfezione. Se il primo riesce a limare completamente i cenni di reazione, trasformando ogni fallo subito in cattiveria agonistica e se il secondo ritrova la fortuna sotto porta, il reparto offensivo diventerà una vera e propria arma, pronta a colpire in ogni momento.
Cè ancora da lavorare, ma con una qualificazione in tasca gli affari riescono meglio e la fatica si sente di meno.
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