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Editoriale Champions- Bayern-Barça: siamo al passaggio di consegne?
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12 anni agoon
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RedazionePrima o poi, doveva pur succedere, ma la sensazione comune era che, per il grande Barça, l’ora del tramonto non fosse ancora arrivata. Con un campionato spagnolo già messo sotto chiave da mesi, i primi scricchiolii per la compagine blaugrana erano arrivati dalla semifinale di coppa del Re, quando gli eterni rivali madridisti si sono imposti con un totale netto di 4-1 tra andata e ritorno. Succede, si era detto.
E passi anche per la sconfitta di San Siro (2-0 per il Milan) poi brillantemente ribaltata in Catalogna. Eppure, a riguardare oggi questi segnali, appaiono come piccoli tasselli di un perfetto mosaico dai colori blaugrana ormai in disfacimento, a causa dell’usura provocata dal tempo e, forse, per vicende extra-calsitiche che possono aver influito eccessivamente sulla coesione dei gruppo.
In ogni caso, la sconfitta di Monaco è di quelle che bruciano; El Mundo Deportivo, quotidiano vicino all’ambiente azulgrana, ha parlato addirittura di “Katastrophe en Munich”, lasciando pochi alibi ai giocatori e paragonando la disfatta dell’Allianz Arena alla celeberrima Waterloo napoleonica.
La storia dice che una remuntada del genere non si è mai vista; ora sta agli extraterrestri dimostrarci il contrario e farci ricredere sulla fine di questo, comunque indimenticabile, ciclo blaugrana, terminato paradossalmente per mano della squadra più umana di tutte, che fa della grinta e della coesione teutonica il suo marchio di fabbrica.
Un calcio totale, quello del Bayern, una lezione di calcio in perfetto stile manualistico, che condanna un Barcellona prevedibile e mai pericoloso davanti, travolto dalla voglia, dalla grinte e dalla determinazione dei tedeschi, che intanto sono sempre più vicini al loro personalissimo triplete, con la Bundesliga in bacheca già da un paio di settimane e la finale di coppa di Germania ancora da disputare.
La sensazione è che la partita sia stata un vero e proprio passaggio di consegne, dai signori del passato a quelli del presente e del futuro. Futuro, che si rialleccerà al recente passato blaugrana, sotto la sapiente guida di Pep Guardiola, allenatore che di cicli vincenti se ne intende e che, forse, ha saputo lasciare al momento giusto una squadra impigrita e non più carica di motivazioni come in precedenza.
Adesso però il futuro è suo e del suo Bayern, capace di stupire tutti e di colpire il Barça con una tempesta perfetta: quattro lampi per prendersi l’Europa e dare un segnale importante alle altre semifinaliste: gli extraterrestri, sono più umani che mai.
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