Editoriale Champions – Carletto scrive la storia, Simeone la legge

Carletto scrive la storia, Simeone la legge. Questo il verdetto, amaro per il Cholo, dolce per Ancelotti, del derby d’Europa tra Atletico e Real. Eppure, il risultato maturato al termine dei 120′ di gioco, (4-1 in favore delle Merengues), non racconta tutta la verità su una partita che i Colchoneros potevano vincere e invece, alla fine, incredibilmente, hanno perso. Un minuto di recupero in meno e adesso saremmo qui a raccontare un’altra storia.

La storia di Davide che batte Golia. Ma il calcio è fatto di episodi e la Champions, forse più di ogni altra competizione, è spesso decisa dagli episodi. La differenza tra una vittoria e una sconfitta è tutta lì, in quel minuto di recupero in più. Uno in meno e in questo momento staremmo celebrando la vittoria delle idee sul denaro, dei poveri sui ricchi, degli underdogs sui favoriti. In quel colpo di testa di Sergio Ramos, ancora lui, c’è il twist of fate che d’un tratto inverte il corso degli eventi.

La differenza è tutta lì, in quel minuto di recupero in più. Quando le gambe diventano molli e la mente si annebbia, l’intensità e il ritmo calano e chi del ritmo, dell’intensità fa le proprie armi, rimane di colpo disarmato di fronte all’imprevedibilità e al talento. Perché il talento, quello puro, di Bale e Ronaldo, di Modric e Di Maria, non lo puoi arginare se le gambe non rispondono più.