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Editoriale Fiorentina – Grande mercato, ora l’esame di maturità
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11 anni agoon
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RedazioneSe la Juventus e il Napoli interpretano il ruolo di big del nostro pallone, la Fiorentina rischia di rompere questa duplice egemonia. Fuori Jovetic, dentro Gomez, Rossi, Joaquin, Ambrosini, Ilicic, Ljajic vicino al rinnovo, Pizarro che rimane, Cuadrado riscattato. E ancora il mercato non è finito.
Il merito va diviso tra società, allenatore e presidente. Il ds Pradè e il dt Macìa hanno azzeccato tutti gli arrivi nelle ultime due stagioni, riportando la Viola nelle zone alte della classifica. Ma la lode va anche a Montella, che ha saputo dare da subito unidentità e un gioco ad una squadra che, nel 2010/11, aveva rischiato di andare in Serie B. Sopra questo ben di Dio cè la famiglia Della Valle, che ha ritrovato lentusiasmo degli anni di Prandelli e che punta a portare il club in Champions League.
Ed è proprio la coppa dalle grandi orecchie il grande obiettivo in casa Fiorentina. Il quarto posto al fotofinish della scorsa stagione (a vantaggio del Milan), non è andato proprio giù in quel di Firenze. Tutto lambiente ha imputato agli errori arbitrali e ai poteri forti contro, i motivi del mancato terzo posto. Il rigore negato contro la Roma è ancora vivo negli occhi dei tifosi viola.
Gli addetti ai lavori pongono questa rosa come terza forza del campionato che inizierà ad agosto. Si parla pure di possibile lotta per il Tricolore. La squadra cè, il gioco pure. Ma ci sono dei contro. Primo: gli avversari hanno imparato a conoscere il gioco targato Montella, che non potrà più puntare sulleffetto sorpresa. Secondo: la squadra toscana sarà impegnata per molti giovedì in Europa League, che di solito incide negativamente sulle prestazioni in campionato. Aldilà di questo, bisogna togliersi il cappello di fronte ad un club che ha saputo risorgere e imporsi allattenzione del calcio italiano e non solo. I grandi arrivi di questa estate a Firenze, così come a Torino, Napoli e Roma, aumenteranno il livello di competitività della nostra Serie A e, speriamo, delle nostre squadre nelle coppe europee.
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