Pagelle Juventus
Editoriale Genoa – Prosperità gasperiniana
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11 anni agoon
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RedazioneChi crede nei segni non potrà fare a meno di notare che la vittoria del Genoa sul (disastrato) Catania sia arrivata nel giorno di San Prospero, martire cristiano decapitato dall’imperatore romano Diocleziano durante la grande Persecuzione del IV secolo. Stavolta non rileva la storia, quella che più ci piace raccontare, bensì emerge la cronaca e un successo a tinte rossoblù. Come i cristiani venivano perseguitati a quel tempo dagli editti antireligiosi, il vecchio Grifo – l’aggettivo impiegato non fa comunque risalire la datazione del club a quel tempo – per due stagioni ha corso contro un’altra persecuzione: la retrocessione, sempre battuta all’ultimo sprint. Stavolta no, quella parola nera non minaccia il cielito lindo genoano e la classifica diventa prospera nel giorno di San Prospero: 35 punti in 26 giornate sono un bottino con tutte le probabilità sufficiente a colmare la quota salvezza, che quest’anno sarà più bassa dei canonici 41 punti.
Ha ragione chi afferma che questo Genoa potrà togliersi delle belle soddisfazioni in un futuro non molto lontano: il gruppo è discretamente amalgamato, giovani interessanti quali Perin, Bertolacci, Fetfatzidis, De Maio sono uniti a una nomenclatura del calcio nostrano composta da Gilardino, Portanova, Burdisso. Se pensiamo che Gian Piero Gasperini è subentrato un girone fa proprio al Massimino di Catania, emergono ancor più i meriti a questa persona che definirla allenatore è riduttivo viste le doti di “prorogatore” di carriere (Marchese e Antonini ringraziano a tal fine), di primo avvocato verso i propri giocatori (il pubblico mugugnava su Cabral, lui ha chiesto di non farlo dimenticandosi forse che a Genova il mugugno è libero) e di giocoliere tattico di prim’ordine. Insomma, sebbene preferisca evitare l’accostamento del suo cognome a quello sacro di sir Alex Ferguson, quando lo si chiama Gasperson non è per caso.
Sognare è lecito e i tre punti ottenuti sui siciliani nella solita cornice di grande partecipazione collettiva rafforzano la convinzione che pensare all’Europa League non sia da eretici; tuttavia, i tifosi devono prendere coscienza che davanti ci sono squadre – Inter, Milan e Lazio su tutte – costruite già in estate con tale obiettivo minimo, mentre il Genoa ci sta arrivando prendendo una lunga rincorsa. Il prossimo sarà l’anno delle risposte a patto che i talenti a disposizione di Gasperini restino e non siano svenduti al primo offerente: la duttilità tattica è il punto forte del Grifone, il 3-4-3 di base può variare in un pragmatico 4-4-1-1 con Fetfatzidis a fare da pendolo dietro Gilardino oppure in un olandese 4-2-3-1. Sta di fatto che a essere esaltato da questi moduli è Luca Antonelli, tolto dalla posizione di terzino e coinvolto in fase offensiva; di recente ha rinnovato il contratto e in molti sperano che sia soltanto uno dei tanti a restare per rafforzare questa prosperità nata nel giorno di San Prospero.
Alessandro Legnazzi (Twitter: @lusciandru)
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