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Editoriale Giro, 18a tappa – Mostruoso Nibali, niente Stelvio e Gavia
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12 anni agoon
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RedazioneQuando uno sportivo dice Per la vittoria è quasi fatta, non ci sono dubbi: è fatta. Il quasi viene messo soltanto come eventuale ricamo ad una tela già dipinta e pronta per la mostra. Chi pronuncia queste parole è il vincitore, meglio il dominatore della cronoscalata di Polsa, Vincenzo Nibali: il ciclista siciliano non ha rivali per il trionfo di domenica dal momento che la prestazione odierna ha lasciato tutti a bocca aperta. Compresi Uran e Evans, spazzati via dal vento delle sue pedalate.
Laustraliano ha mostrato un affaticamento insolito oltrechè unarrabbiatura da sbollire dopo la scialba prestazione odierna: Molto peggio di quanto pensassi, credevo di poter fare bene invece ho perso ancora parecchi secondi dalla maglia rosa. Oltre 150 secondi per essere impietosi con il corridore della BMC, pensate che Evans è partito tre minuti prima di Nibali in virtù della scansione cronometrica e sono arrivati a braccetto al traguardo.
La giornata sorride a Michele Scarponi che con il tempo di 4550 guadagna la quarta posizione della tappa, per lAquila di Filottrano la vittoria finale sarà improba (salvo clamorosi ribaltamenti) ma il podio è distante solo un minuto. Chi paga ancora le fatiche del Giro è Mauro Santambrogio che precipita fuori classifica di due altre posizioni; il tapiro di giornata va a Carlos Betancur poiché per due secondi è costretto a cedere la maglia bianca a Rafal Majka.
Le autorità della corsa rendono nota limpossibilità dattraversamento dello Stelvio e del Gavia per la caduta di neve con pericolo di slavine nei tornanti: il Tonale sarà la nuova montagna da scalare, la tappa di domani sarà più lunga e meno impegnativa ma forse è inutile dirlo vista la forma fisica strepitosa di Nibali.
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