Editoriale Giro, 9a tappa – Belkov vince sulle strade del Mondiale

La nona tappa del Giro va a chiudere la prima settimana di corse con l’ultima parte del trittico montagnoso del centro Italia: San Sepolcro–Firenze, 170 km con quattro Gran Premi della Montagna (Passo della Consuma, Vallombrosa, Vetta le Croci e Fiesole). Una gara per attaccanti che sanno tenere la salita e resistere ai ripetuti strappi con medie del 6-9% di pendenza. Queste strade ospiteranno i Mondiali di ciclismo su strada dal 21 al 29 settembre e gli ultimi dieci km della salita di Fiesole costituiranno l’atto finale dell’anello da percorrere dieci volte, in senso contrario rispetto a oggi.

Con l’arrivo posto dopo una lunga discesa è difficile pensare a grossi distacchi fra gli uomini di classifica, la previsione è rispettata in quanto a vincere è un corridore scattato la mattina, Maksim Belkov della Katusha. Fuga solitaria di quasi quattro ore per il corridore russo residente da parecchi anni a Prato, nessuno gli sta a ruota, Betancur festeggia all’arrivo ma, fra le ilarità della gente, alcuni addetti gli fanno capire che si deve accontentare del secondo posto. Vincenzo Nibali resta in maglia rosa dopo aver transitato al traguardo con un ritardo di 1’06” (invariato il vantaggio su Wiggins), Cadel Evans indossa la maglia rossa e si infila in seconda posizione nella classifica generale.

La tappa toscana rischia di tagliare fuori dai giochi il canadese Ryder Hesjedal dopo aver perso 1’08” dal gruppo maglia rosa: il vincitore dello scorso Giro d’Italia è attualmente decimo in classifica a 3’ da Nibali ma la scarsa forma sfoggiata nelle ultime due uscite rischia di compromettergli la conferma sul gradino più alto del podio. La pausa di domani servirà per ricaricare le batterie dopo questi primi nove giorni pedalati a perdifiato, da martedì inizieranno le montagne vere.