Editoriale – Il Bayern sfregia la Juventus

La Juve esce dall’Allianz Arena travolta, trasfigurata, sfregiata. Troppo forte fisicamente, troppo più forte qualitativamente, troppo più esperto, questo Bayern. Semplicemente troppo.

Eppure alla vigilia si respirava ottimismo, forse un ottimismo condizionato da un campionato italiano che confonde le nostre squadre, le adula, le sopravvaluta. L’Europa è un’altra cosa.

Te la puoi ancora giocare col Celtic, col Malaga o col Galatasaray, forse già col PSG e col Dortmund fai fatica, ma Bayern, Real Madrid e Barcellona, sono sicuramente di un altro pianeta. Almeno per ora.

Se, poi, nel momento decisivo, ti mancano pure l’esperienza, il carattere e la personalità di Pirlo e Buffon, allora diventa veramente una mission impossible. Il centrocampista non l’ha praticamente mai presa, il portiere non l’ha mai vista (responsabilità su entrambi i goal).

Paradossalmente, il 2-0 sarebbe ancora un buon risultato. Ma chi ha visto la partita è ben conscio che credere nella rimonta è un esercizio inutile e perfino controproducente. Questo Bayern e questa Juventus – ad oggi – sono semplicemente di due categorie differenti.

Ma la Juve di domani, imparando da questa lezione, può ambire alla rivincita.