Pagelle Juventus
Editoriale – Il Napoli studia da Grande
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11 anni agoon
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RedazioneIl Napoli non riesce a superare l’ostacolo Dortmund e torna a casa con un passivo pesante. Terza sconfitta consecutiva per gli Azzurri che cominciano ad interrogarsi. Non è il caso di drammatizzare, intendiamoci, anche perché non è certo facile andare sul campo dei vice-campioni d’Europa e giocarsela a viso aperto. Higuain e soci ci hanno provato, ma – purtroppo – il rischio non ha pagato.
La gara in terra tedesca ha sostanzialmente detto quanto si era già visto in questo inizio di stagione: Benitez ha avviato un progetto importante, ma la strada verso il compimento è – inevitabilmente – ancora molto lunga. Per lottare alla pari contro le big europee, al Napoli manca ancora qualità ed equilibrio: qualità soprattutto in difesa, dove gli elementi a disposizione non sono al livello degli altri. E questo è semplicemente un dato oggettivo.
L’altro aspetto – correlato – è che in una squadra votata all’attacco con un 4-2-3-1 già di per sé offensivo, è fondamentale avere una retroguardia attenta, di personalità, che tenga la squadra corta e che sbagli il meno possibile. Non è stato questo il caso di Dortmund, ma neanche contro il Parma o a Torino contro la Juve (e pure in precedenti occasioni in cui, comunque, gli Azzurri sono riusciti in qualche modo a sfangarla). Per questo, consapevole di questo gap, e con due risultati su tre a favore, forse Benitez avrebbe potuto giocarsela con maggior pragmatismo. Attenzione, non siamo qui a rievocare i fantasmi del catenaccio, ma piuttosto un pizzico di raziocinio in più.
Certo, il gol in avvio – proprio come quello di Llorente a Torino – ha indubbiamente marchiato a fuoco il match ma – proprio come contro la Juve – non si può dire che l’avversario non abbia meritato. Anzi. Tolto Reina, di gran lunga il migliore in campo dei suoi (e già questo è decisamente indicativo), l’unico ad essersi dimostrato all’altezza dei tedeschi è stato Behrami, non certo un giocatore di qualità. Gli altri, a partire da Higuain (pur poco servito), hanno ampiamente deluso.
Lo ripetiamo, non è il caso di drammatizzare, ma con onestà si può tranquillamente ammettere che – oggi – questo Napoli non è all’altezza di colossi come Borussia o Arsenal. Ma anche a Dortmund ha dimostrato che – con qualche ritocco – è sulla buona strada per diventarlo.
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