Pagelle Juventus
Editoriale Inter – Grande squadra, grandissimo Cassano
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12 anni agoon
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RedazioneDopo Inter-Fiorentina, due sono le sensazioni che rimangono in bocca, quasi avessi degustato un liquore di un certo pregio.
La prima è che è stata una partita bella e divertente. E scusate se è poco nel campionato italiano di questa stagione, in cui i valori tecnici si sono drasticamente abbattuti, con una carenza di campioni allarmante e match spesso noiosi.
Invece la sfida andata in scena a san Siro è stata aperta e combattuta. Certo, non avrà rappresentato il trionfo della tattica e del controllo, perché le due compagini si sono mostrate subito molto lunghe, ma è stata una continua altalena di emozioni e occasioni da rete.
Merito sopratutto dell’Inter, forse la migliore della stagione, che ha messo in campo una “gamba” inaspettata, triangolazioni e forza fisica, abnegazione e una sorprendente difesa a tre dove Juan Jesus e Ranocchia si esaltano mentre Samuel vivacchia ancora in attesa della pensione di fine stagione.
Resta da domandarsi cosa sarebbe successo se la Fiorentina avesse avuto in organico un attaccante. E sì, perché la viola gioca bene, regge l’urto della veemenza nerazzurra e ribatte, tranne poi bloccarsi sempre sulla trequarti. O se volete si è bloccata a Monaco, dove il bulgaro Dimitar Berbatov ha deciso di scendere dall’aereo che lo portava a Firenze ed è tornato in Premier. Luca Toni fa quel che può, ma rimane una ruota di scorta. Veniamo però al secondo aspetto fondamentale della partita, ovvero le scuse che in tanti, io per primo, dobbiamo ad Antonio Cassano.
Quando si era prospettato lo scambio con i cugini, desiderosi di aggiudicarsi il bomber Pazzini, avevo onestamente storto il naso. Nessunissimo dubbio sulla bontà della tecnica del barese, che con i piedi che ha poteva avere una carriera da numero uno mondiale, ma le sue scorribande mentali e gli spifferi che spesso accompagnavano i suoi cambi di maglia mi avevano indotto a dubitare delloperazione. Certo analizzando la questione dal lato meramente economico, piuttosto che regalare Pazzini alla Juventus all’ultimo giorno di mercato, Cassano e 7,5 milioni erano un bel viatico.
Ed invece eccoci qui, ad esaltarci per la poesia che sta disegnando il futuro papà per la seconda volta. Cassano è l’anima di questa inter.
Gioca, segna, sorride, manda in porta i compagni e in visibilio il pubblico. Domenica c’è il derby e i due si troveranno contro dopo aver tanto segnato insieme, ma non sarà una partita a giudicare chi tra le milanesi ha fatto l’affare..
Cè ununica domanda che mi pongo e che vuole anche essere una provocazione. Ma l’Inter non gioca meglio con Cassano e Milito e senza Snejider? Il cambio di passo di Coutinho nella sfida con la viola, che potrebbe essere benissimo sostituito con la tecnica di Palacio ben si sposano con il tandem a segno contro l’undici di Montella…
A Stramaccioni l’arduo compito di trovare ancora una volta al folletto olandese un posto in squadra che non scombini gli equilibri.
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