Pagelle Juventus
Editoriale Inter – Verso il derby d’Italia con fiducia
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12 anni agoon
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RedazioneOra si può dire: lInter è lanti-Juventus. Il Napoli infatti crolla a Bergamo e regala ai nerazzurri di Stramaccioni il secondo posto in classifica. Ovviamente i partenopei sono ancora in corsa per il tricolore, ma il calendario ci impone di focalizzarci sullantica rivalità. Sabato sera a Torino andrà in scena il derby dItalia e sarebbe stato ancor più emozionante se Pogba nel finale di partita non avesse regalato ai bianconeri i tre punti. La distanza tra le due compagini è di quattro punti, che appunto avrebbero potuto essere solo due. Per lInter essere arrivata a questo punto così vicina alla capolista è già un enorme successo se si pensa che solo un anno fa i nerazzurri venivano battuti proprio dai bianconeri e restavano sul fondo della classifica con soli 8 punti.
La gara di stasera non fa altro che regalare altre conferme a Stramaccioni. La difesa, costituita dal duo Samuel-Ranocchia tiene bene ed il pasticcio sul primo gol blucerchiato è più una casualità che altro. La squadra non si scompone, non si innervosisce ma attende il momento per colpire e lo fa in maniera fragorosa. Rigore con espulsione di Costa che mette la gara in discesa. Pochi minuti dopo in contropiede arriva il vantaggio con Palacio dopo un erroraccio di Renan al limite dellarea nerazzurra. Il gol della tranquillità arriva con Guarin, sempre su suggerimento di Antonio Cassano. Sopra di due gol e a pochi minuti dalla fine Stramaccioni azzarda addirittura il pessimo Silvestre, che non si smentisce e riesce a far segnare persino Eder. Se il mister ha addirittura cambiato modulo pur di non schierarlo, cè da riflettere e parecchio sullinvestimento. Ma la partita volge al termine e San Siro guarda con fiducia alla prossima sfida.
Nessuno si sarebbe immaginato uno scenario del genere ad inizio stagione, nonostante loneroso mercato.
Gran parte del merito è sicuramente di Andrea Stramaccioni, che in barba allesperienza e alla gavetta, guida la sua squadra ad una media punti spaventosa(2,4 a partita). Il capolavoro è rovinato da un autentico schiacciasassi come la Juventus di Conte che in 10 partite ha lasciato solo due punti al Franchi di Firenze.
Insomma comunque vada domenica la sensazione è che chi ha più da perdere siano i bianconeri, che in caso di vittoria però chiuderebbero con larghissimo anticipo la corsa scudetto. Per lInter andrebbe benissimo e dovrebbe essere accolto come un successo, anche un pareggio.
La Sampdoria: i doriani onestamente non hanno destato una grossa impressione. In vantaggio per una carambola su punizione non impensieriscono nel corso del match quasi mai Handanovic. Impalpabili Estigarribia e Soriano, a centrocampo Tissone e Poli si preoccupano per lo più di difendere. Sufficienti le prove di Gastaldello e Berardi, ingenuo Costa sul rigore. Per la Samp e soprattutto per Ciro Ferrara si preannunciano giorni molto difficili, ma non può essere altrimenti dopo la quinta sconfitta consecutiva. Portare via punti a questa Inter si sapeva che sarebbe stata unimpresa ma i blucerchiati fanno davvero poco. La scelta poi di tenere Maxi Lopez in panchina fa capire con quali intenzioni fosse venuta la compagne ligure a San Siro. Difendersi a spada tratta è chiaro che non abbia assolutamente pagato, soprattutto in considerazione del tridente dellInter. Il gol nel finale di Eder regala qualche speranza per il futuro, ma ora bisogna riniziare a fare punti.
I singoli: ancora una volta tra i migliori cè largentino Palacio. Trova Milito con un passaggio eccezionale sullazione del rigore, poi non sbaglia quando Cassano gli offre il pallone del due a uno. Guarin sembra aver ritrovato lo smalto migliore, dopo un mese di appannamento. Tanti recuperi importanti, fa da collante tra centrocampo ed attacco. Chiude la partita battendo Romero da pochi passi e si candida per una maglia da titolare a Torino. Anche Milito e Cassano giocano un ottimo match. Il Principe prende due pali: fortunato sul rigore, meno nella seconda occasione. Cassano non certo in serata di grazia offre a Palacio e Guarin due assist che i compagni non vanificano. Il gol su punizione sarebbe stato la ciliegina sulla torta, per lo più in una serata dove non era parso in condizioni ottimali.
Ancora un po incerto Pereira che però non demerita. Chi riesce a farsi sempre notare, ma in negativo è Matias Silvestre, che in meno di dieci minuti consente la sponda per il gol di Eder. Se risulta impossibile per ragione contrattuali liberarsene a gennaio, a giugno dovrà essere rispedito al mittente.
Comunque adesso lattesa è finita: sabato alle 20.45 ci sarà la resa dei conti con i rivali di sempre.
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