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Editoriale Italia – Non solo Rossi e Balo, l’attacco convince, ma la difesa…
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11 anni agoon
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RedazioneMai come stasera, l’Italia è sembrata spezzata in due tronconi. No, non stiamo parlando, una volta tanto, della situazione politica o economica, ma semplicemente di calcio. Se è vero infatti che la partita di Londra contro la Nigeria ci lascia ampie garanzie per quanto concerne il livello degli attaccanti azzurri, è altrettanto vero che la prestazione del pacchetto arretrato pone importanti spunti di riflessione…
Ma procediamo con ordine e partiamo dalle note positive, e quindi dall’attacco: tutti i giocatori offensivi scesi in campo stasera hanno dimostrato di valere la maglia. E non è poco per un’amichevole. Oltre a Balotelli e Rossi (autori di un’ottima prova costellata da interessanti cenni d’intesa), i vari Giaccherini, Diamanti, Cerci hanno tutti sfruttato a dovere l’occasione concessa da Prandelli ripagandolo con buone o in alcuni casi ottime partite. Vedi Giaccherini, sempre prezioso e a segno anche oggi, oppure Diamanti, la cui esultanza si è strozzata contro un legno. Poco importa perchè, se è vero che la coppia titolare è formata attualmente da Pepito e Supermario, Prandelli può dormire sonni tranquilli, sicuro di avere le spalle coperte da un manipoli di uomini generosissimi e dai piedi veluttati. Una nota di plauso la merita anche il subentrato Parolo: è vero, ha fallito tre occasioni da rete (un palo, un erroraccio sottoporta e una deviazione provvidenziale), ma ha lottato con coraggio in mezzo al campo, inserendosi in fase offensiva e confermando quanto di buono aveva fatto in maglia crociata fino ad ora.
Ma, purtroppo, ecco il rovescio della medaglia: dietro la lavagna va il blocco della difesa azzurra, incapace di resistere alle veloci folate offensive dei modesti nigeriani. E’ vero, il reparto era imbottito di seconde linee ma, diversamente da quanto si può affermare per l’attacco, Prandelli deve sperare che i suoi titolarissimi non incappino nel minimo male di stagione (in Brasile sarà inverno…) in periodo mondiale! Tanto Ogbonna, quanto Ranocchia, Maggio e Pasqual hanno disputato una prova titubante e lacunosa, con distrazioni che sono costate care ai fini del risultato. La bocciatura va estesa a tutti e quattro i compagni di reparto che, dopo un inizio spavaldo e persino autorevole, si sono sciolti come neve al sole alle prime difficoltà, andando completamente nel pallone e non trovando più il bandolo della matassa. Male, male. Il mondiale brasiliano si avvicina e i gol su calcio piazzato aumentano a vista d’occhio, spuntando come funghi nel caos di una retroguardia che, a tratti sembra aver perso la Trebisonda. Ora starà al ct Cesare Prandelli lavorare, oltre che sull’aspetto tattico, anche su quello psicologico: urge un ciclo intensivo di iniezioni di fiducia. E il tempo stringe…
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