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Editoriale Italia – Più ombre che luci nella trasferta maltese. Balo salva tutti
Published
12 anni agoon
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Redazione
A guardare il ranking Fifa e la classifica del girone B delle qualificazioni ai mondiali di Brasile 2014, Malta-Italia lasciava pensare alla classica passeggiata di salute per gli azzurri nella splendida isola mediterranea.
E invece, i maltesi non ci stanno a fare da comparsa alla passerella azzurra e, complice l’entusiasmo dello stadio Ta’ Qali che registra il tutto esaurito, fanno di tutto per mettere in difficoltà una nazionale che, soprattutto nel primo tempo, pecca di sufficienza e dà limpressione di aver decisamente sottovalutato il valore, pur modesto, degli avversari.
Eppure, pronti-via e gli azzurri si trovano, quasi per caso, in vantaggio: El Shaarawy conquista un calcio di rigore che limplacabile Balotelli, beccato tanto dai fischi del pubblico quanto dai calci degli avversari, trasforma in rete spiazzando Haber.
Dopo linaspettato vantaggio, lItalia sembra incapace di amministrare la partita; una serie di stop sbagliati, di traversoni mal calibrati e di buchi difensivi è solo il preludio alla reazione maltese, che puntualmente arriva al 15: imbeccata in area, disattenzione difensiva degli azzurri, e Misfud si trova solo davanti a Buffon che è costretto ad atterrarlo, provocando il rigore, cui lui stesso rimedia con una parata da campione.
Poco dopo è la traversa a salvare linviolabilità della porta azzurra, che trema ancora sotto i colpi di uno scatenato Misfud, vero e proprio diavolo a quattro che provocherà gli incubi notturni di Barzagli e Bonucci.
Se la fase difensiva azzurra si rivela un disastro, meglio si comporta la nazionale negli ultimi 20 metri: qualche combinazione Balotelli-El Sharaawy è da applausi, anche se è decisamente troppo poco per impensierire la difesa maltese, che crolla invece, per la seconda volta, al quarantaquattresimo, ancora per mano di Balotelli, vero e proprio match winner della serata.
Lazione del raddoppio azzurro si dispiega in velocità sullasse Bonucci-De Sciglio-Balotelli: lancio del regista difensivo, scatto del terzino rossonero che mette in mezzo per Balotelli, pronto a realizzare col piattone.
Poi più nulla, o quasi; la nazionale rosso-bianco-nera (6 calciatori juventini e 5 milanisti in campo) non convince: la difesa scricchiola, il centrocampo non filtra e non inventa; si salva lattacco, anche per la modestia dellavversario, che comunque ha lottato con onore su ogni pallone, mettendo spesso in difficoltà la compagine azzurra grazie alla propria coesione in campo e allorganizzazione difensiva, di chiara ispirazione trapattoniana, studiata da mister Ghedin.
La vittoria è molto importante dal punto di vista della classifica, ma la nostra nazionale deve fare di più se vuole impensierire avversari di ben altro spessore; per ora dobbiamo ringraziare Super Mario Balotelli che ha messo il proprio marchio sulla vittoria trascinando i compagni con passaggi deliziosi e continui incoraggiamenti.
Bocciata la difesa bianconera, con Bonucci e Barzagli spesso imprecisi, tanto da sembrare lontani parenti delle eleganti colonne che sostengono il muro difensivo di Conte in campionato. Male anche Giaccherini, cui Prandelli aveva dato il compito di inserirsi tra le linee per scardinare il blindatissimo bunker maltese; Giak corre molto, si mangia anche un gol a tu per tu col portiere ed appare spesso spaesato e fuori ruolo nella posizione di trequartista.
Positivo è stato invece lapporto dei terzini, Abate e De Sciglio, sempre pronti ad aggredire la difesa maltese e a raddoppiare sugli attacchi azzurri, provocando più di un pericolo dalle parti di Haber.
E, in sostanza, unItalia con poche luci e molte ombre quella che esce dalla trasferta di Malta che, se da un lato sembra aver blindato la qualificazione ai mondiali brasiliani, dallaltro dovrebbe ricercare più continuità ed attenzione nellaffrontare avversari, sulla carta inferiori ma spesso portatori di insidie. Per non ripetere la classica storia di Davide contro Golia.
Insomma, la sensazione è che, con un avversario di diversa caratura, le disattenzioni difensive sarebbero potute costare molto più care.
Per ora è andata bene così, ma lItalia può e deve dare di più. Ad maiora. O almeno speriamo!
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